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Concia, 4 milioni per la depurazione

Una fase del trattamento delle acque all’impianto di Acque del Chiampo in una foto d’archivio
Una fase del trattamento delle acque all’impianto di Acque del Chiampo in una foto d’archivio
Una fase del trattamento delle acque all’impianto di Acque del Chiampo in una foto d’archivio
Una fase del trattamento delle acque all’impianto di Acque del Chiampo in una foto d’archivio

Distretto della concia: un’estate di investimenti per migliorare la depurazione e prolungata chiusura durante le ferie d’agosto. Acque del Chiampo e Medio Chiampo, infatti, quest’anno riapriranno i depuratori lunedì prossimo; la prima società dopo quattro settimane, la seconda dopo tre di stop per consentire manutenzioni straordinarie degli impianti e l’avvio di un nuovo processo di depurazione tipo biologico nell’azienda di Arzignano.

Quest’estate, infatti, sono stati programmati lavori per 3 milioni 700 mila euro di investimento, dalle due società che gestiscono il ciclo idrico integrato nei tredici comuni del Consiglio di Bacino Valchiampo. Fermo agli impianti quindi, o comunque conferimento dei reflui industriali a scartamento ridotto, per consentire non soltanto le manutenzioni ordinarie previste ogni estate ma interventi di rilievo per migliorare il sistema di depurazione del settore concia. Il tutto concordato e comunicato per tempo agli imprenditori del mondo della pelle e alle consulte degli industriali.

Ad Acque del Chiampo, in via straordinaria, quindi, impianti di depurazione industriali fermi da fine luglio al 28 agosto: si riparte lunedì a lavori conclusi. Investimento di 1 milione 200 mila euro per interventi alle vasche di denitrificazione, ovvero il procedimento biologico del trattamento reflui, e all’impianto di essiccamento. E si lavora fino alla tarda sera e anche nei festivi per concludere tutte le opere come da programma. In un impianto che tratta circa 30mila metri cubi di reflui industriali al giorno.

«È iniziato il rilancio e la riqualificazione dell’impianto come previsto - spiega l’amministratore unico di Acque del Chiampo, Alberto Serafin- secondo una programmazione precisa che ci porterà ad investire 38 milioni di euro in sei anni nel settore industriale. Praticamente si stanno facendo lavori che richiederebbero tre mesi di fermo all’impianto, impensabile da attuare, in sole quattro settimane. Per questo si lavora di giorno e di notte, comunque nel pieno rispetto e attenzione alle norme di sicurezza, perché è un cantiere non semplice da gestire». Spiega Serafin: «Le imprese ovviamente hanno ricevuto la comunicazione a giugno, con largo anticipo, dopo il confronto con la consulta».

Un paio di giorni di fermo totale e impianto di depurazione in funzione al 30 per cento in queste settimane di agosto anche per Medio Chiampo a Montebello, dove sono in corso lavori per 2 milioni 500 mila euro. Impianto che tratta circa 9 mila cubi al giorno di reflui industriali, che diventano 12 mila con il civile. «Stiamo procedendo con l’ampliamento degli impianti - dice il presidente della società Giuseppe Castaman -. Stanziati quattrocentomila euro, quindi, per la manutenzione straordinaria di tutte le vasche e oltre 2 milioni di euro per le nuove vasche di sedimentatori, intervento avviato a giugno. Si tratta di investimenti importanti che richiedono tempo e quindi abbiamo approfittato anche del periodo estivo, anche se comunque, a parte un paio di giorni, riusciamo a mantenere la depurazione operativa al 30 per cento consentendo quindi alle imprese di lavorare. Dall’autunno questi interventi consentiranno un deciso miglioramento dell’efficienza dell’impianto di depurazione».

Luisa Nicoli

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