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Cibo per chi ha bisogno
grazie ai pasti avanzati

La raccolta del cibo non consumato in una mensa della città per il progetto Rebus.  L.N.
La raccolta del cibo non consumato in una mensa della città per il progetto Rebus. L.N.
La raccolta del cibo non consumato in una mensa della città per il progetto Rebus.  L.N.
La raccolta del cibo non consumato in una mensa della città per il progetto Rebus. L.N.

Quasi 12 quintali di alimenti recuperati e destinati al centro di accoglienza Casa Dalli Cani per la mensa serale delle persone in difficoltà. È il dato 2016 del progetto Rebus, ovvero recupero eccedenze beni utilizzabili solidalmente, avviato dal Comune con la cooperativa Cosmo di Vicenza, che gestisce Casa Dalli Cani, e l’Acli di Verona, nell’ambito della solidarietà alimentare.

NUMERI IN CRESCITA Il progetto, partito nel corso del 2014, è continuato a crescere. Dagli 870 kg di eccedenze raccolte nel 2015 si è arrivati ai 1.191 kg dello scorso anno, con un + 36%. Con grande soddisfazione delle istituzioni coinvolte e un beneficio importante, un risparmio di circa il 20%, per la struttura di accoglienza che ogni sera allestisce la mensa per una ventina di persone. Con Rebus si raggiunge un duplice obiettivo: evitare gli sprechi, in tempo di crisi fondamentale, e riutilizzare le eccedenze alimentari con fini solidali. Il cibo recuperato viene raccolto in particolare dalle scuole e dagli esercizi commerciali della città che hanno aderito all’iniziativa: due panifici, una pasticceria, le scuole dell’infanzia comunali, le mense delle primarie e la materna paritaria Bonazzi. Nel 2016 sono stati raccolti oltre 373 kg di primi piatti, contro i 273 dell’anno precedente; 69 kg di carne, erano 66 nel 2015; oltre 191 kg di contorni, 180 kg di verdure, più di 271 kg di pane e oltre 105 kg di altri alimenti.

«Il dato del 2016 conferma che la cittadinanza è sensibile al problema – dice l’assessore ai servizi sociali Alessia Bevilacqua – e ha saputo aprire il cuore alle persone in difficoltà. Il progetto ha il pregio di mettere insieme istituzioni, associazioni, esercizi commerciali al fine di recuperare gli alimenti in eccedenza, invenduti o inutilizzati, che tramite la donazione vengono destinati all’assistenza. Gli alimenti arrivano dalle scuole, dalla mensa di Costo, dove si recupera tutto ciò che viene cucinato ma non consumato, e dai pasti confezionati degli altri plessi non utilizzati per l’assenza degli studenti. E poi dai panifici, uno dei negozi aderenti chiude alle 13 e quindi dona a Casa Dalli Cani tutto l’invenduto della giornata».

CASA DALLI CANI Il ritiro del cibo in eccedenza viene effettuato dalla cooperativa Cosmo con un automezzo attrezzato Fiat messo a disposizione dal Comune. Ed è la persona incaricata della mensa in Casa Dalli Cani ad essere contattata direttamente dalle scuole e dai negozi per il recupero. «Ogni sera ospitiamo a cena dalle 15 alle 20 persone – spiega la vice responsabile di Casa Dalli Cani Laura Pedrazzoli – sia ospiti della struttura, che usufruiscono del dormitorio, che cittadini in difficoltà, di Arzignano ma anche dei comuni limitrofi. Quanto recuperiamo dalle scuole e dai panifici consente un risparmio di circa il 20% nella spesa settimanale: in pratica a giorni alterni vengono serviti a cena i cibi in eccedenza, pasti freschi, a cui dobbiamo aggiungere ben poco. E questo è un aiuto importante. La raccolta avviene quasi tutti i giorni e il progetto funziona dopo un momento iniziale di rodaggio». Attualmente in Casa Dalli Cani ci sono 12 ospiti nella pronta accoglienza, che usufruiscono del dormitorio, 4 persone negli appartamenti e gli esterni che arrivano in struttura per la mensa serale o per il servizio doccia e i laboratori.

Luisa Nicoli

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