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ARZIGNANO. Disagi per gli utenti degli ambulatori che comprendono anche endocrinologia. L’Ulss valuta una soluzione

Centro diabetici, ci vuole il bus

Il centro si è trasferito al “Cazzavillan”  durante i lavori del polo unicoIl centro si è trasferito al “Cazzavillan”  durante i lavori del polo unico
Il centro si è trasferito al “Cazzavillan” durante i lavori del polo unicoIl centro si è trasferito al “Cazzavillan” durante i lavori del polo unico
Il centro si è trasferito al “Cazzavillan”  durante i lavori del polo unicoIl centro si è trasferito al “Cazzavillan”  durante i lavori del polo unico
Il centro si è trasferito al “Cazzavillan” durante i lavori del polo unicoIl centro si è trasferito al “Cazzavillan” durante i lavori del polo unico

Trasporti e parcheggi. Per gli utenti dell’unità operativa territoriale di diabetologia ed endocrinologia dell’Ulss 5, che dall’ospedale di Montecchio Maggiore, causa cantiere, si è trasferita al “Cazzavillan” di Arzignano, sono queste le problematiche da affrontare. Quanto prima. E a farsi portavoce delle richieste all’unità socio-sanitaria è il presidente dell’Associazione diabetici Ulss 5, Lino Barcarolo. Un incontro è già fissato martedì 29 novembre.

«Sulla sistemazione logistica all’ospedale di Arzignano niente da dire - spiega Barcarolo - ma il trasferimento per l’utenza è un problema. Qui parliamo di 11 mila diabetici e di 11 mila pazienti di endocrinologia. Prima a Montecchio arrivavano utilizzando il trasporto pubblico alla stazione delle corriere a San Vitale, con l’ospedale praticamente di fronte, e quindi anche per gli anziani non c’era alcuna difficoltà. Ad Arzignano invece la stazione dei mezzi pubblici è lontana circa tre chilometri dall’ospedale e l’ultimo tratto da percorrere, per arrivare al “Cazzavillan”, è in salita. Molti devono chiedere ad un familiare di essere accompagnati. E così il disagio si allarga. Tra l’altro ad Arzignano c’è anche un problema parcheggi, gli utenti degli ambulatori sono una settantina al giorno. Per questo chiediamo innanzitutto che venga attivato un servizio di bus navetta dall’ospedale di Montecchio ad Arzignano. Oppure che le linee del trasporto pubblico siano modificate con una fermata al “Cazzavillan”. Affronteremo la questione con l’Ulss 5 e chiederemo l’appoggio dei sindaci. Perché il trasferimento durerà per tutto il tempo del cantiere a Montecchio, quindi almeno tre anni».

L’unità operativa territoriale di diabetologia ed endocrinologia è ospitata al primo piano dell’ospedale di Arzignano. «In locali che sono stati sistemati - spiega il direttore sanitario Giampaolo Stopazzolo - perché inizialmente destinati ad ospitare il punto nascite unificato, perciò spazi adeguati e rimessi a posto. E il reparto può interagire, se necessario, con tutte le altre specialità presenti nell’ospedale. Per quanto riguarda i disagi legati allo spostamento stiamo valutando la possibilità di istituire un bus navetta, anche se finora direttamente non abbiamo ricevuto segnalazioni di disagio». Continua: «Per quanto riguarda una fermata al “Cazzavillan” dovremo confrontarci con SVT, Società Vicentina Trasporto, che gestisce il servizio pubblico».

Sulla tempistica di permanenza ad Arzignano non ci sono ancora certezze. «Potrebbe essere il primo passo per la riconversione del “Cazzavillan” a cittadella della salute e quindi diventare struttura di riferimento dei servizi territoriali» ha spiegato Giorgio Gentilin, sindaco di Arzignano, in consiglio comunale parlando dei trasferimenti da Montecchio di alcuni reparti. Di certo una decisione definitiva dell’Ulss 5 ad oggi non c’è. «Resterà comunque ad Arzignano per tutta la durata del cantiere - conclude Stopazzolo -. L’unità operativa di diabetologia ed endocrinologia del resto si trovava nell’ala est dell’ospedale che sta per essere demolita e il “Cazzavilan” è un ottima collocazione».

Luisa Nicoli

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