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Centri per disabili
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Il centro di riabilitazione Arcobaleno dell’Ulss Ovest Vicentino
Il centro di riabilitazione Arcobaleno dell’Ulss Ovest Vicentino
Il centro di riabilitazione Arcobaleno dell’Ulss Ovest Vicentino
Il centro di riabilitazione Arcobaleno dell’Ulss Ovest Vicentino

Soluzione trovata al distretto Ovest dell’Ulss 8 Berica per le tariffe dei centri diurni per disabili. Dal primo luglio la quota giornaliera è passata da 63 euro a 73,14 euro. Ma non ci saranno aumenti per le amministrazioni comunali, che coprono circa un terzo dei costi. Inoltre, la nuova quota tariffaria giornaliera, che spetta ai Comuni per il 32,5% e per il resto dell’Ulss, sarà comprensiva anche di quota mensa e trasporto, che prima era in parte a carico delle famiglie.

Certo non sono ancora gli 80 euro richiesti dalla delibera di giunta regionale 740 dell’assessore veneto Manuela Lanzarin, nell’ottica di standardizzare servizi e tariffe dei Ceod, cifra già in vigore all’ex Ulss 6 di Vicenza, ma comunque un primo adeguamento nell’ottica di omologare le quote sul territorio.

Il percorso per arrivare alla soluzione adottata dai sindaci dell’Ovest Vicentino per gli 11 centri diurni per disabili del comprensorio, gestiti da 8 cooperative, circa 200 gli utenti, ha richiesto diversi mesi di confronti tra amministrazioni, Ulss, enti gestori e familiari. E la proposta, partita dal comitato sindaci distretto Ovest e sostenuta dalla direzione dell’Ulss 8 Berica, alla fine ha avuto il via libera della Regione. «Ci siamo resi conto per primi a gennaio quando è iniziato il confronto con l’ex Ulss 6 per omologare servizi e tariffe che 63 euro al giorno era una quota giornaliera decisamente bassa per i centri diurni per la disabilità - dice il presidente Martino Montagna, sindaco di Cornedo - soprattutto all’interno della nuova unica Ulss, con Vicenza, dove il costo quotidiano di 80 euro. Una differenza notevole. Ma non potevamo aumentare di colpo la tariffa di una cifra così importante. Così la direzione Ulss 8 ha fatto una sorta di media aziendale tra i centri diurni del distretto Est e Ovest e la cifra emersa, di 73,14 euro, è quella che abbiamo proposto e applicato. Le cooperative che gestiscono i Ceod nell’Ovest hanno accettato e così siamo riusciti a dare una risposta importante alle famiglie di persone con disabilità ma soprattutto agli enti gestori».

Il costo complessivo dei Ceod per il 2017, che hanno sede ad Arzignano, Lonigo, Montecchio, Recoaro e Valdagno, sarà di oltre 2 milioni 800 mila euro: 1 milione 900 mila a carico dell’Ulss, 950 mila dei Comuni. «Ma in realtà per le amministrazioni non ci saranno aumenti né quest’anno - continua Montagna - né fino al 2019, data entro la quale dovremo adeguarci agli 80 euro fissati dalla delibera regionale. All’ex Ulss 5 infatti siamo stati parsimoniosi e lungimiranti e avevamo già accantonato un fondo in vista degli aumenti previsti. È stato un grande lavoro di squadra, di compattezza ritrovata dopo un anno tribolato. Così abbiamo dato sollievo alle cooperative che gestiscono i centri diurni senza caricare i Comuni di nuovi costi. Un grande risultato visto quello che sta accadendo in generale sulla questione di standardizzare le tariffe come da provvedimento della Regione. E conferma la grande attenzione per le fasce più deboli e per il sociale».

Come detto, la nuova quota tariffaria giornaliera sarà comprensiva anche di quota mensa e trasporto, che prima era in parte a carico delle famiglie.

Luisa Nicoli

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