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Arzignano

Cento intossicati
Il bacillo nelle
stoviglie del riso

Una fase degli incontri del “Matta volley” al campo del Mattarello lo scorso luglio. FOTO NICOLI
Una fase degli incontri del “Matta volley” al campo del Mattarello lo scorso luglio. FOTO NICOLI
Una fase degli incontri del “Matta volley” al campo del Mattarello lo scorso luglio. FOTO NICOLI
Una fase degli incontri del “Matta volley” al campo del Mattarello lo scorso luglio. FOTO NICOLI

È il “Bacillus Cereus” il microrganismo presente nel- l’insalata di riso causa del- l’intossicazione alimentare avvenuta un paio di settimane fa ad Arzignano che ha colpito un centinaio di partecipanti al torneo di pallavolo “Matta Volley” al centro sportivo del Mattarello, della parrocchia di Ognissanti. Questo il risultato delle indagini di laboratorio predisposte dall’Ulss 5 Ovest Vicentino per una vicenda che finirà con una segnalazione obbligatoria in procura, come da prassi, e con una sanzione amministrativa per gli organizzatori del torneo sportivo estivo.

Si tratta di una sanzione che non dovrebbe comunque essere troppo pesante visto che alla fine si è trattato «di un fatto acuto ma autolimitante – come precisa il direttore dell’ufficio igiene dell’Ulss 5 dott. Massimo Pasqualotto – cioè che cessa spontaneamente dopo il malessere. Anche l’indagine epidemiologica successiva, compiuta sempre dall’Ulss 5, ha dato esiti negativi».

«La contaminazione da Bacillus Cereus è dovuta ad una combinazione di elementi: una manipolazione o utilizzo di stoviglie non sanificate cioè non perfettamente pulite o disinfettate o da un ingrediente contaminato in partenza – spiega il direttore del Sian, dipartimento igiene e alimenti della nutrizione dott. Franco Rebesan –; comunque con l’insalata di riso non conservata e refrigerata correttamente. Questo microrganismo patogeno infatti si moltiplica velocemente, al di sopra dei 6/7 gradi, in pratica raddoppia il suo numero ogni venti minuti se trova da nutrirsi e respirare. E quindi insalata di riso preparata almeno il giorno prima, portata da casa al Mattarello, magari poi tirata fuori dal frigorifero troppo presto prima di consumarla e così il microrganismo si è sviluppato fino ad arrivare ad avere una carica infettante patogena, così come viene definita, elevata. Come dimostrato dai campioni di insalata di riso analizzati. Impossibile distinguere invece, esaminando campioni di insalata di riso già pronta, quale poteva eventualmente essere l’ingrediente contaminato».

Intanto gli organizzatori, una ventina nello staff tra gli animatori della parrocchia del Duomo, stanno organizzando la ripresa del “Matta Volley” a settembre. O almeno questa è l’idea. «Ma niente cibo stavolta – dicono –: soltanto il completamento del torneo. Quel giorno infatti si è disputata solo la fase eliminatoria, mancano semifinali e finali per assegnare il trofeo. E quindi vogliamo concluderlo. Ci è dispiaciuto tantissimo per quello che è successo. Ma anche in vista delle manifestazioni sportive da organizzare il prossimo anno, basta alimenti. Ed eventualmente, in caso di necessità, penseremo di rivolgerci ad un servizio di catering».

«Così come previsto, procederemo con la comunicazione all’autorità competente per quanto accaduto – conclude il direttore sanitario dell’Ulss 5 Giampaolo Stopazzolo –; ma è buona pratica, soprattutto durante il periodo estivo, evitare la preparazione casalinga di alimenti in grande quantità per la distribuzione collettiva, soprattutto se soggetti ad una conservazione in frigorifero. Nelle sagre, manifestazioni o eventi sportivi gestiti localmente meglio distribuire sempre cibi cotti e comunque mai fatti in casa e conservati in frigo».

Luisa Nicoli

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