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Canile, l’emergenza sono i mici

Molti sono i gattini che trovano ospitalità temporanea al canile.  L.N.
Molti sono i gattini che trovano ospitalità temporanea al canile. L.N.
Molti sono i gattini che trovano ospitalità temporanea al canile.  L.N.
Molti sono i gattini che trovano ospitalità temporanea al canile. L.N.

Il fenomeno abbandono dei cani d’estate è rientrato. E lo confermano i numeri: 36 gli animali recuperati dalla strada dai volontari dell’Enpa di Arzignano nei mesi di giugno, luglio e agosto 2015, e 31 nello stesso periodo di quest’anno. Ma è esplosa in questi mesi l’emergenza gatti. Un problema di abbandono di cucciolate registrata in tutto il territorio Ovest Vicentino, che fa riferimento all’Enpa arzignanese, e anche di animali adulti trovati in gravi condizioni.

Una situazione difficile, che i volontari stanno affrontando portandosi spesso a casa i piccoli appena nati. Ma ovviamente si tratta di una sistemazione temporanea. «Quest’estate abbiamo raccolto una cinquantina di gatti adulti in condizioni difficili – spiega la presidente dell’Enpa di Arzignano Veronica Molinari –: feriti, denutriti, coinvolti in incidenti. Alcuni di questi in condizioni veramente gravi. Li portiamo in canile per essere curati, ma restano con noi soltanto per la degenza. Perché abbiamo un piccolo spazio per le emergenze. Poi però c’è la questione cucciolate abbandonate. Che davvero non si contano. Gattini lasciati lungo le strade dentro gli scatoloni o recuperati nei sacchetti lungo i fiumi. Un problema a livello nazionale e regionale, che esiste in maniera importante anche nel nostro territorio. E noi associazioni siamo in difficoltà, perché il canile non è la struttura idonea e adeguata ad ospitare i gatti in modo stabile. E quindi spesso i volontari li portano a casa. Si tratta di cuccioli molto piccoli, che per 15 giorni vengono alimentati con il biberon. Noi però possiamo offrirgli un’accoglienza temporanea. Ma poi? Non possono restare tutti nelle nostre abitazioni».

Per la trentina di volontari dell’Enpa quindi, a cui si aggiungono un’altra ventina di persone che comunque danno una mano, è stata un’estate impegnativa. Anche perché verso i cani è aumentata notevolmente la sensibilità dei cittadini. I numeri indicano una diminuzione degli abbandoni e un buon numero di adozioni, fino a fine luglio in canile sono entrati 85 animali e ne sono stati adottati 69, ma crescono anche le chiamate che segnalano proprietari di cani non attenti alle esigenze degli amici a quattro zampe.

«Le persone ci telefonano per segnalare situazioni di animali lasciati in terrazza sotto il sole per ore, senz’acqua, oppure all’aperto o in giardino ma senza un riparo – continua Veronica Molinari -: animali, comunque, che restano soli tutto il giorno. Le segnalazioni di questo tipo sono aumentate in modo esponenziale. Ne riceviamo almeno una al giorno. E in molti casi anche di più. Normalmente le giriamo al nucleo delle guardie zoofile. Perché sarebbe comunque impossibile per noi far fronte anche a questo genere di problema».

A conferma della situazione, segnalazioni di animali lasciati soli sotto il sole sono arrivate anche alla polizia locale.

Luisa Nicoli

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