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Camera di commercio Scongiurata la chiusura

La sede staccata della Camera di commercio in corso Mazzini.  L.N.
La sede staccata della Camera di commercio in corso Mazzini. L.N.
La sede staccata della Camera di commercio in corso Mazzini.  L.N.
La sede staccata della Camera di commercio in corso Mazzini. L.N.

Pericolo scongiurato. La sede di Arzignano della Camera di commercio resterà aperta. Almeno quest’anno. Ma l’ente ha già avviato da tempo un percorso destinato a rendere telematici, e quindi on line, tutti i servizi per ridurre la presenza degli uffici sul territorio.

«Questo è il futuro» precisa il presidente della Camera di commercio Paolo Mariani. Che ieri ha incontrato in municipio, accompagnato dal segretario generale Elisabetta Boscolo, il sindaco Giorgio Gentilin. Un confronto voluto dal primo cittadino che, nel farsi portavoce anche delle necessità delle associazioni di categoria, ha espresso le proprie perplessità sulla possibile chiusura, che aveva allarmato le imprese di un polo produttivo tra i più importanti della provincia.

«Sono cautamente ottimista – dice Gentilin – la chiusura di Arzignano non è prevista in tempi brevi o nel medio termine. Anche se la Camera di commercio sta facendo una sere di valutazioni sulla riorganizzazione degli uffici. Di certo c’è che per numero di certificati di origine, che riguardano in particolare l’export, il nostro distretto è il primo in provincia. Quindi gli uffici camerali diventano presenza fondamentale».

E i numeri della Camera di commercio confermano: su 33mila certificati di origine emessi all’anno, Arzignano ne gestisce oltre 11mila, in pratica un terzo, mentre gli altri 22mila sono divisi tra Vicenza, Bassano e Schio. Per numero di unità locali Arzignano è quinto in Provincia con 3246 imprese dopo Vicenza, Bassano, Schio e Thiene. È quarto invece per numero di addetti: 12.667.

«Sulla sede di Arzignano c’è un problema contingente che riguarda il personale – spiega il presidente Mariani – che varia da 4/5 operatori ma è destinato a ridursi per la maternità di una dipendente. Stiamo cercando di tamponare la situazione e di assicurare l’erogazione dei servizi, considerando il blocco delle assunzioni. Il percorso della gestione telematica comunque è avviato. Ma passa anche attraverso la formazione delle imprese e quindi non sarà a breve». Un processo di cambiamento destinato a coinvolgere tutte le sedi attualmente operative, e quindi anche Bassano e Schio. «L’obiettivo è di arrivare ad avere un rapporto al 99% telematico con l’utente – continua Mariani – ma è difficile parlare ora di tempistica per essere a regime. Il 2017 continuerà credo a funzionare con l’organizzazione attuale. Il futuro vedrà un solo punto di riferimento a Vicenza, però potrebbero restare degli sportelli sul territorio. Le prossime tappe del percorso sono da costruire. A fine mese in giunta avremo un confronto con numeri e dati».

«Lo scopo è di dare un servizio migliore agli utenti – precisa il segretario generale Elisabetta Boscolo –. Anziché perdere una giornata in fila agli uffici, il servizio on line dovrebbe essere più funzionale. Certo bisogna assestarsi, si tratta di costruire un percorso diverso: noi di garantire un servizio di alta qualità in tempi certi, le imprese di organizzarsi per l’attività in via telematica».

Luisa Nicoli

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