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Calano gli incendi «Ma attenzione ai tetti ventilati»

Vigili del fuoco al lavoro per rimuovere dalla strada un albero crollato. ARCHIVIO
Vigili del fuoco al lavoro per rimuovere dalla strada un albero crollato. ARCHIVIO
Vigili del fuoco al lavoro per rimuovere dalla strada un albero crollato. ARCHIVIO
Vigili del fuoco al lavoro per rimuovere dalla strada un albero crollato. ARCHIVIO

Luisa Nicoli Allarme incendio in un’azienda a Brogliano, due interventi di apertura porte ad Arzignano e in serata l’incendio di due camion a Castelgomberto. È la giornata tipo dei vigili del fuoco del distaccamento di Arzignano, bilancio 2017 che ad inizio dicembre contava 481 interventi, saliti a 510 a fine anno. Numeri in calo rispetto al 2016, un anno oltre la media, con 602 interventi. Il 2017 è rientrato nei parametri delle annate precedenti, anche perché il maltempo ha colpito meno e prosciugamenti e straripamenti, 13 interventi nel 2016, si sono ridotti a quattro, così come le rimozioni di ostacoli dalla sede stradale, alberi, rami o pali elettrici, passati da 30 a 19. Gli incendi sono passati da 147 nel 2016 a 130 nel 2017, gli incidenti da 36 a 30, il salvataggio animali da 24 a 20 e le fughe di gas da 18 a 20. In diminuzione anche le persone intossicate da monossido di carbonio, cinque nel 2016 e due quest’anno. «Non c’è stata nemmeno la necessitò di ricorrere alla camera iperbarica – precisa il capo distaccamento Enrico De Bernardini – una situazione migliorata anche perché le norme sulle canne fumarie sono più restrittiva e forse anche gli extracomunitari, che di norma utilizzano i bracieri in casa, sono diventati più attenti. Restano invece importanti, sulla cinquantina, i casi di ricerca e soccorso persone, in supporto al Suem, con diversi anziani ritrovati in casa dopo una caduta ad Arzignano come a Chiampo, Cornedo, Montebello e Montecchio». Quanto agli incendi, in aumento gli interventi in attività economiche e concerie, 18 contro i 6 dello scorso anno, in riduzione invece le sterpaglie a fuoco, 20 rispetto ai 34 del 2016. Gli altri numeri sono più o meno stabili, anche se i casi di incendi sul tetto di abitazione sono stati più importanti. «Si parla di danni per 10-15mila euro – continua De Bernardini – ci vuole attenzione perché basta poco nei tetti ventilati in legno per far propagare le fiamme. A San Zeno qualche mese fa l’incendio è partito perché stavano cercando di bruciare un nido di vespe. Le travi in legno e l’isolante sottostante hanno preso fuoco in un attimo». Anche i casi di dissesti di edifici, quattro nel 2017, sono stati importanti, in particolare a Trissino in una casa di extracomunitari. Ridotte infine le aperture porte e finestre, passate da 214 a una cinquantina in meno. «Da metà 2017 una norma ministeriale prevede l’intervento solo in caso di pericolo imminente – conclude De Bernardini - quindi il bambino chiuso in casa da solo, l’anziano che ha necessità di una medicina, la stufetta lasciata accesa con il rischio incendio». Sono 26 i vigili in servizio, il distaccamente ha competenza in 16 comuni, dalla Valle del Chiampo e dell’Agno a Montebello e Montecchio e in parte alcuni comuni del Veronese. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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