Lavoratori di Agno Chiampo Ambiente e organizzazioni sindacali hanno pacificamente invaso lo spazio riservato al pubblico ieri sera in consiglio comunale ad Arzignano. Con bandiere e striscioni, sotto l'occhio attento di polizia locale e carabinieri, per esprimere la forte preoccupazione in merito alla salvaguardia dei posti di lavoro della società partecipata dopo il bando di gara lanciato dall'Amministrazione che ha deciso di riassegnare i servizi di raccolta rifiuti. L'ultima proroga in house con Agno Chiampo Ambiente infatti scade a fine dicembre e il nuovo bando di gara si è chiuso la scorsa settimana: è pervenuta una sola offerta, della società Ecojunk di Benevento, e il Comune ora ha aperto la fase di verifica dei requisiti della stessa. Le segreterie provinciali sindacali, Agostino Di Maria Fp Cgil, Laura Chioccarello Fit Cisl e Samuela Benvegnù Uil Trasporti, hanno però manifestato il loro dissenso, preoccupati anche per le condizioni di sicurezza e salute degli stessi lavoratori. «Forti ribassi nell'assegnazione del servizio, infatti, non sono idonei a garantire tali obiettivi, così come non sono idonei a garantire il livello di qualità del servizio finora svolto. Questo anche a tutela dei cittadini, che pagano la relativa tariffa» dicono le organizzazioni sindacali.
Il capogruppo della civica di opposizione “Peretti Sindaco” Lorella Peretti ha presentato un'interrogazione per chiedere il rispetto della clausola di salvaguardia dei lavoratori e per avere risposte sul futuro dei dipendenti di Agno Chiampo Ambiente che operano sul territorio di Arzignano. «I posti di lavoro stanno a cuore a tutti - ha risposto l'assessore al bilancio Angelo Frigo - e le scelte sono state fatte nel rispetto di quanto previsto dalla legge. Ci sono eventi che stanno maturando in questi giorni che ci portano a ritenere che il problema dei lavoratori vada verso una soluzione in senso positivo. Per cui mi sento di rassicurare tutti, consiglieri di opposizione e dipendenti di Agno Chiampo Ambiente». Sollecitato anche sulla questione della quota dell'11 per cento che il Comune di Arzignano ha nella società partecipata l'assessore Frigo ha precisato. «Potrebbe essere un problema che non esiste». Organizzazioni sindacali e lavoratori non hanno ritenuto sufficienti però le parole dell'assessore per fugare i dubbi sulla qualità del servizio e sul mantenimento dei posti di lavoro. «Vigileremo affinché le norme siano rispettate e chiediamo di essere tenuti informati sugli sviluppi della gara. Riservandoci tutte le azioni a salvaguardia dei posti di lavoro». «La strada del bando è pericolosa - ha concluso il consigliere Peretti - sembra che il Comune stia facendo retromarcia. Mi auguro che accada. Noi saremo pronti a chiedere un consiglio comunale straordinario se necessario».