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All’organo da 50 anni
«La mia vita è la musica»

Maria Adelaide Povoleri, per molti Mariuccia, seduta all’organo nella cucina di casa. FOTO NICOLI
Maria Adelaide Povoleri, per molti Mariuccia, seduta all’organo nella cucina di casa. FOTO NICOLI
Maria Adelaide Povoleri, per molti Mariuccia, seduta all’organo nella cucina di casa. FOTO NICOLI
Maria Adelaide Povoleri, per molti Mariuccia, seduta all’organo nella cucina di casa. FOTO NICOLI

In quella casa di via Montecchio a Tezze di Arzignano si respira musica. Dalla fisarmonica accanto all’ingresso, dalla chitarra appoggiata al muro, dall’organo accanto alla finestra in cucina. E dagli spartiti un po’ ovunque. Del resto non potrebbe essere diverso a casa di Maria Adelaide Povoleri, per molti Mariuccia, 79 anni compiuti a marzo, «ma di testa ne ho venti», dice con un sorriso, da circa 50 anni organista nella chiesa di S. Agata a Tezze e direttrice del coro S. Cecilia nonché fondatrice, nei primi anni Settanta, del primo coro di bambini «siamo partiti in quindici, ma siamo arrivati a quasi 50» racconta, e responsabile del gruppo “Le Marì” che porta la tradizione del filò e dei canti popolari.

In casa Povoleri ci sono tanti ricordi legati alla musica. Riconoscimenti, targhe, lettere ricevute tra gli altri dal vescovo di Vicenza mons. Arnoldo Onisto negli anni Ottanta, dal maestro Bepi De Marzi, fotografie con il sindaco di Vicenza Achille Variati negli anni Novanta.

L’amore per le note si è tramandato di padre in figlia. Antonio “Toni Carlo” Povoleri infatti era un fisarmonicista, come i due fratelli di Maria, Giuseppe e Carlo. «Ricordo papà che suonava la Traviata e i pezzi classici. E quando studiavano anche i miei fratelli, le note si sentivano in tre stanze di casa» racconta.

Già a 6 anni Maria Povoleri inizia a cantare in chiesa, alla messa delle 6 in latino. «Prima di andare a scuola cantavo all’officiatura, guai se mamma non mi chiamava in tempo. Piangevo disperata».

Poi entra nel coro delle suore e decide di specializzarsi. Inizia ad imparare da autodidatta, poi studia pianoforte, organo, direttore di coro, canto gregoriano, teoria e solfeggio, liturgia e storia della musica all’Istituto diocesano di musica sacra scuola ceciliana a Vicenza. «Papà era entusiasta, ma mamma Elvira se prendevo in mano uno strumento mi sgridava - racconta - bisognava pensare ad imparare un lavoro».

Maria Povoleri comunque una professione ce l’ha: diventa assistente e tecnico musicale, praticamente fa la maestra, alle scuole materne Fogazzaro, Fiorasi e Dal Sasso a Vicenza. Per una vita. «Non sono mai andata in ferie e con grandi sacrifici mi sono comperata l’organo e gli altri strumenti. Ho costituito il primo coro dei bambini a Tezze, poi sono arrivate le sacre rappresentazioni con Bepi De Marzi, con un’ottantina di bambini: che soddisfazione lavorare insieme al maestro. E poi il coro degli adulti S. Cecilia e i canti popolari prima con “Le Donne di Tezze” e ora con “Le Marì”. Io ho sposato la musica, il lavoro, l’amore per la gente». Mariuccia suona l’organo circa quattro ore al giorno. È l’unica organista di Tezze, presente a due messe a settimana. «Arrivo in chiesa sempre mezz’ora prima e mi preparo in settimana alla liturgia. Mi piace che le note arrivino al cuore delle persone, così si arriva presto a Dio».

Luisa Nicoli

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