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All’Itis i primi manager della concia

Tutto pronto all’Itis Galilei per il corso di specializzazione  per   diventare manager dei processi conciari
Tutto pronto all’Itis Galilei per il corso di specializzazione per diventare manager dei processi conciari
Tutto pronto all’Itis Galilei per il corso di specializzazione  per   diventare manager dei processi conciari
Tutto pronto all’Itis Galilei per il corso di specializzazione per diventare manager dei processi conciari

Un manager dei processi conciari. È questa la figura che uscirà dal corso biennale di specializzazione post diploma che partirà alla metà di ottobre all’istituto Galilei di Arzignano. Un risultato ottenuto grazie all’accordo sottoscritto tra il Distretto della Pelle, la Stazione Sperimentale industria delle pelli, l’Itis Galilei e la fondazione Cosmo dopo il via libera della Regione Veneto. Ora è tutto pronto.

A fine settembre si terranno le selezioni per i 25 posti disponibili: il corso prevede cinque ore di lezione ogni pomeriggio per 1000 ore l’anno, 600 in aula e 400 di tirocinio nelle aziende. Il Comitato tecnico scientifico del Galilei, i rappresentanti delle aziende e delle associazioni, alcuni tecnici dell’Aicc-Associazione italiana chimici del cuoio, e gli esperti della Fondazione Cosmo hanno individuato la figura professionale che uscirà dal biennio: un vero e proprio manager di processi conciari, ruolo che gli stessi imprenditori hanno già richiesto e “prenotato”. «Abbiamo concordato questa figura con le più significative aziende del settore conciario - spiega il dirigente scolastico del Galilei Carlo Alberto Formaggio - che hanno partecipato alla stesura del profilo proprio perché ci siano concrete possibilità di occupazione. Non volevamo creare una figura staccata dal mondo del lavoro, ma rispondere ad un bisogno del territorio». «È un segnale positivo notare molte aziende del settore informarsi e addirittura manifestare una esplicita intenzione di assumere i nuovi manager della concia. Da qui si scriverà il nuovo futuro del comparto», precisa il vicepresidente del Distretto della Pelle Paolo De Marzi.

Il corso offrirà una preparazione sui processi di produzione della pelle, quindi organizzazione aziendale, costi, tecnologie applicate alla sostenibilità dei processi conciari, impiego dei prodotti chimici in tutte le fasi e ottimizzazione degli impianti. Non mancheranno scambi con altre scuole, in primis con il Cfp di Chiampo. Parte delle lezioni tecniche sarà in lingua inglese ed è previsto uno stage all'Università di Northampton, con l’obiettivo ulteriore di ottenere il riconoscimento del corso come biennio per la stessa università.

«È una grande soddisfazione la concretizzazione del corso veneto del Politecnico del Cuoio, progetto che si estende a livello nazionale - dice il presidente della Stazione Sperimentale Paolo Gurisatti - la Stazione cofinanzia il progetto per le spese correnti e sosterrà gli investimenti in tecnologie e laboratori del Galilei, di cui potranno beneficiare anche le superiori». Il progetto ha ottenuto anche un finanziamento pubblico di 122mila euro a copertura delle spese correnti. «È l’occasione per imboccare la strada di Industria 4.0 - conclude Paolo De Marzi, vicepresidente del Distretto della Pelle - e di fare del nostro comparto sempre più un’eccellenza anche come offerta formativa. Dopo un lunghissimo lavoro con il Comitato tecnico scientifico, con l’indispensabile contributo di Antonio Galiotto e Santo Mastrotto, ora possiamo credere al futuro del distretto». Per accedere sarà necessario essere in possesso di un diploma di scuola superiore.

Luisa Nicoli

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