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Accessi al pronto soccorso
Aumentano i casi più gravi

L’ingresso del pronto soccorso dell’ospedale “Cazzavillan”
L’ingresso del pronto soccorso dell’ospedale “Cazzavillan”
L’ingresso del pronto soccorso dell’ospedale “Cazzavillan”
L’ingresso del pronto soccorso dell’ospedale “Cazzavillan”

Accessi complessivi, ma soprattutto codici bianchi e verdi in calo, però aumentano i casi più gravi e i pazienti in osservazione per 24/48 ore. È questo il riassunto dei numeri del 2016 dell’unità operativa di pronto soccorso dell’ospedale Cazzavillan di Arzignano, ora distretto Ovest Vicentino dell’Ulss 8 Berica, che da fine 2014 è di riferimento anche per Montecchio, dopo la chiusura del punto di primo intervento.

Complessivamente gli utenti nel 2016 sono stati 34.318, in lieve flessione rispetto ai 35.068 del 2015, sia per una migliore selezione dei pazienti indirizzati al pronto soccorso da parte dei medici di base, sia per la disponibilità, soprattutto per i casi non gravi, di strutture alternative sul territorio e infine per l’applicazione sempre più intensiva del ticket. Così se diminuiscono i codici bianchi, da 6.526 a 6.463 lo scorso anno, e verdi, che passano da 21.233 del 2015 a 20.285 nel 2016, crescono invece i casi più gravi.

I codici rossi infatti dai 567 del 2015 sono diventati 589 lo scorso anno, + 4%, mentre i codici gialli da 6.328 sono aumentati a 6.768, con un + 7%. Netto l’incremento anche per l’osservazione breve intensiva o temporanea in pronto soccorso del paziente, possibile fino alle 48 ore, che dai 3.245 casi del 2015 è cresciuta del 12% arrivando a 3.647 lo scorso anno.

«Il pronto soccorso funziona sempre più da filtro per i pazienti che non presentano patologie o quadri clinici così gravi da richiedere di essere ospedalizzati - spiega Vito Cianci, direttore dell’unità operativa complessa di pronto soccorso degli ospedali del Distretto Ovest - ma in situazioni che comunque potrebbero evolvere nel corso delle ore successive. Con il monitoraggio dell’osservazione temporanea o breve intensiva si evitano dimissioni anticipate a rischio e il paziente è comunque sottoposto ad approfondimento diagnostico e terapie. Così i posti letto negli ospedali vengono garantiti a pazienti che necessitano realmente del ricovero».

Al pronto soccorso del Cazzavillan comunque si lavora in collaborazione con la direzione medica e sanitaria per ridurre i disagi e i tempi di attesa. Gli ospedali del Distretto Ovest si attestano su un risultato positivo per quanto riguarda la permanenza complessiva in pronto soccorso per i codici bianchi e verdi. «L’obiettivo della Regione Veneto è di arrivare a 4 ore - continua il dott. Cianci -. Noi ci attestiamo su 4 ore e 43 minuti. A fronte delle 5 ore e 31 della Provincia e delle 4 ore e 48 minuti della Regione. Considerando tra l’altro che i codici verdi e bianchi che rientrano in questa casistica sono i pazienti che spesso, nel nostro caso, dal pronto soccorso di Arzignano si devono spostare in altre strutture, perché ortopedia e oculistica sono a Montecchio e otorinolaringoiatria a Valdagno e quindi i tempi si allungano. Per questo il dato è soddisfacente. Abbiamo introdotto anche nuove procedure per migliorare la gestione del paziente, con liste, per esempio, per gli infortuni in ambito lavorativo e codici bianchi e verdi che richiedono certificazione Inail».

Luisa Nicoli

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