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A scuola la squadra soccorritori

Alunni a lezione col manichino per imparare a salvare una vita. A.MAS.
Alunni a lezione col manichino per imparare a salvare una vita. A.MAS.
Alunni a lezione col manichino per imparare a salvare una vita. A.MAS.
Alunni a lezione col manichino per imparare a salvare una vita. A.MAS.

«Le immagini di Piermario Morosini che si accascia a terra durante la partita Pescara-Livorno sono toccanti per un giovane calciatore. Ti senti coinvolto. Potrebbe succedere anche nei campi in cui giochi». Giovanni Lissandrini, 17 anni di Montebello, 5D2 dell’istituto Galilei di Arzignano gioca nelle giovanili del Montecchio. È uno dei tanti studenti delle scuole superiori coinvolti nel progetto “Il tempo è muscolo”, promosso dall’unità operativa complessa di cardiologia dell’Ulss 5 e dall’associazione “Amici del cuore” di Arzignano nell’ambito di “Una rete per salvare il tuo cuore”.

Progetto che, dopo alcuni incontri con la cittadinanza, sta portando nelle classi quarte e quinte del Galilei e del liceo Da Vinci di Arzignano, dell’istituto Ceccato di Montecchio, e da quest’anno anche alle superiori di Lonigo e Noventa, lezioni teoriche e pratiche con gli operatori sanitari per informare su come comportarsi e cosa fare davanti ad una persona colpita da arresto cardiaco. Sono circa 400 gli studenti coinvolti.

Nei giorni scorsi rappresentanti dell’associazione soccorritori di Montecchio, il dirigente medico Andrea Cera e il presidente degli “Amici del Cuore” Silvano Ceresato hanno fatto lezione in aula magna ad un’ottantina di ragazzi del Galilei. Con prove pratiche sui manichini per il massaggio cardiaco e l’utilizzo del defibrillatore.

«Abbiamo insegnato le manovre da fare in caso di sospetto arresto cardiaco per assicurare la sopravvivenza della persona - spiega il dott. Cera - perché in attesa dell’arrivo dei soccorsi e prima dell’utilizzo del defibrillatore è fondamentale conoscere le tecniche del massaggio cardiaco e come ventilare il soggetto. Il progetto è partito lo scorso anno e cerchiamo di estenderlo nelle scuole»

«I ragazzi vanno sensibilizzati su questi temi, sull’aiuto reciproco, sull’affrontare le emergenze - aggiunge il prof. Paolo Fracasso del Galilei – soprattutto considerando la loro vita di relazione, tra scuola, sport e discoteca e luoghi di aggregazione». «Capire cosa fare in caso di arresto cardiaco: questo è l’obiettivo del progetto - ricorda Ceresato - ora coinvolge 5 istituti superiori. Anche Valdagno ha chiesto di partecipare». «È una responsabilità sapere cosa fare e non stare a guardare - conclude Sofia Curti, IV B del Galilei -.Io gioco a basket e se dovesse succedere qualcosa in palestra saprei come comportarmi».

Luisa Nicoli

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