Il nuovo indirizzo turistico all’istituto Galilei di Arzignano, con l’insegnamento dalla prima del cinese, ha fatto centro. Iscritti a quota 31 (ma le domande sono state più del numero consentito per una classe) arrivati dall’Ovest Vicentino - 16 di Arzignano, 8 dalla Valchiampo, 4 da Montecchio e 2 da Trissino - ma anche dal Veronese, con uno studente di San Giovanni Ilarione. Per un indirizzo che, precisa il dirigente scolastico Carlo Alberto Formaggio, «risponde alle esigenze del territorio e alla necessità di aprirsi verso i mercati dei Paesi orientali». Al Galilei l’istituto turistico, con l’insegnamento del cinese, è partito anche all’insegna della sperimentazione, con tre lingue fin dalla classe prima. «Di norma la terza lingua viene inserita dal terzo anno – continua il dirigente Formaggio – ma per studiare il cinese, che è particolarmente complesso, non avrebbe avuto senso. Così abbiamo modificato la struttura delle 32 ore settimanali per inserire 3 ore di insegnamento del cinese dalla prima». E con cinese e inglese, lingua obbligatoria, gli studenti studiano una terza lingua a scelta tra francese, tedesco e spagnolo. «La richiesta dell’indirizzo turistico con insegnamento del cinese è partita sia per differenziarci dagli altri istituti, nel Vicentino si studia soltanto al liceo Pigafetta – spiega Formaggio – ma anche convogliando la richiesta delle associazioni di categoria di andare verso i mercati asiatici. Avere in azienda una persona che conosce e parla bene il cinese è una marcia in più nel mantenere e sviluppare rapporti commerciali. La figura infatti è comunque di un operatore turistico commerciale, la nostra matrice è di un istituto tecnico economico. E le potenzialità in questo territorio sono molte. Sulla scelta e la richiesta dell’indirizzo turistico con insegnamento del cinese abbiamo trovato appoggio nel Comune, con il sindaco Giorgio Gentilin, e in Regione, nell’assessore veneto Elena Donazzan». Il Galilei ha quindi attivato la convenzione con l’Istituto Confucio dell’Università di Padova e «avrà un lettore di madrelingua cinese assegnato dal ministero» precisa la docente Gianna Damo. «È stata una scommessa vinta vista la risposta del territorio – conclude Formaggio –. Quando si parte con un nuovo indirizzo c’è sempre una certa incertezza ma 31 iscritti dimostrano la bontà della scelta». Lo studio del cinese partirà ovviamente dall’alfabeto: è una lingua a ideogrammi e al primo anno si conta di riuscire a completarne almeno 70/80. «È una classe molto motivata, con alcuni studenti di origine straniera ma in Italia da anni», aggiunge Gianna Damo, docente di inglese e tra i referenti del progetto, di cui è responsabile Sonia Mistrorigo –. Sabato 13 ottobre alle 11 al Galilei, inaugurazione ufficiale del nuovo indirizzo scolastico. • © RIPRODUZIONE RISERVATA