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Bulbi di papavero essiccati nel corso di un precedente sequestro.
Bulbi di papavero essiccati nel corso di un precedente sequestro.
Bulbi di papavero essiccati nel corso di un precedente sequestro.
Bulbi di papavero essiccati nel corso di un precedente sequestro.

Ennesimo sequestro di bulbi di papavero da oppio da parte dei carabinieri della stazione di Arzignano, che sul fronte della lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti continuano a mantenere alta la guardia. L’operazione che lo scorso week end ha portato i militari dell’Arma ad arrestare il Gurwinder Singh Multani, operaio di 29 anni residente a Chiampo in via Ariosto, e a sequestrare circa 2,4 chilogrammi di quella che in gergo è chiamata “paglia di papavero”, si è svolta in due fasi.

Tutto è iniziato sabato sera quando i militari del maresciallo Michele Mascolo hanno fermato per un controllo l’auto condotta da un indiano. La perquisizione del veicolo ha portato al rinvenimento di circa 600 grammi di capsule di papavero essiccate suddivise in sacchetti. Una volta avuta conferma che la sostanza stupefacente era stata acquistata come scorta per uso personale e non per essere ceduta, sono iniziate le indagini per risalire al rifornitore. Sulla scorta di precedenti informazioni ed altri elementi, i carabinieri hanno concentrato i sospetti sull’uomo di 29 anni poi arrestato. E gli esiti della perquisizione domiciliare di Gurwinder Singh Multani ha confermato che i militari dell’Arma avevano visto giusto, con il rinvenimento di numerosi sacchetti contenenti “paglia di papavero” pronti per essere smerciati. Ai polsi dell’indiano sono quindi scattate le manette con l’accusa di detenzione a scopo di spaccio di sostanze stupefacenti, con l’ipotesi della lieve entità. Ieri l’uomo, difeso dall’avv. Claudia Longhi, è comparso davanti al giudice Garbo che ha convalidato l’arresto disponendone la messa in libertà in quanto non gravato da precedenti. La procura chiederà una perizia tossicologica sulla droga sequestrata per determinarne il principio attivo.

La “paglia di papavero” è la droga di pakistani e indiani. Contiene il principio attivo della morfina, e si trova nei filamenti all’interno dei bulbi essiccati. Vengono masticati o utilizzati per infusi, ma si prestano anche ad essere fumati. L’essicazione è consentita solo per l’estrazione dei semi che contiene-

Nel dicembre 2015 una analoga operazione aveva portato al sequestro ad Arzignano di oltre 9 chili di capsule di papavero, che un operaio indiano aveva nascosto nel garage della sua casa in via Pasubio.

I primi maxi sequestri di “paglia di papavero” risalgono invece al 2010 e sono stati eseguiti sempre dai carabinieri della Compagnia di Valdagno che, nel corso degli anni, ne ha scovati oltre che ad Arzignano e Chiampo, anche ad Altavilla, Montecchio Maggiore e Trissino.

Giorgio Zordan

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