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Viaggio nella preistoria
a Fimon una sala in 3D

L’aula didattica di Fimon dove è stato allestito il museo. NICOLI
L’aula didattica di Fimon dove è stato allestito il museo. NICOLI
L’aula didattica di Fimon dove è stato allestito il museo. NICOLI
L’aula didattica di Fimon dove è stato allestito il museo. NICOLI

Comune di Arcugnano, associazione Ardea e Museo naturalistico archeologico di Vicenza, con la supervisione della Sovrintendenza, uniti nel progetto archeologico e naturalistico “MuViFimon” ovvero un museo virtuale preistorico sul lago di Fimon dedicato in particolare agli studenti, di diverso ordine e grado.

L’innovativo progetto è pensato però anche per adulti e turisti, per famiglie e appassionati di archeologia e natura.

Punto di riferimento dell’iniziativa, avviata da qualche tempo, l’aula didattica di Fimon, dove con manufatti, pannelli e soprattutto video in 3D è ora possibile vivere l’esperienza di una giornata in un villaggio neolitico, appunto quello virtuale del lago ricostruito per l’occasione.

E dove l’associazione Ardea, convenzionata con il Comune di Arcugnano, ha lanciato l’iniziativa “Sulle rive del lago incantato” ovvero una giornata neolitica a Fimon.

“L’aula didattica, dove si svolgono laboratori e attività anche in lingua inglese, è supportata da strumenti innovativi e tecnologie multimediali – spiega l’assessore alla cultura Flavia Zolla – ci sono copie di reperti e manufatti fedeli agli originali e gli studenti vengono coinvolti anche in attività di archeologia sperimentale per immergersi nella realtà della preistoria vicentina. Il tutto reso più realistico da viaggi virtuali nel sito neolitico, con immagini 3D di strumenti preistorici e ricostruzioni di villaggi e capanne”.

Per l’assessorato alla cultura il prossimo obiettivo sarà trovare i fondi per attrezzare una passeggiata archeologico-didattica di circa 8 km, con pannelli espositivi per poter ripercorrere le tappe evolutive dell’insediamento umano e della natura circostanti. “Nell’area sono stati individuati ben 13 siti archeologici – conclude l’assessore Zolla – che non sono visitabili e i cui manufatti si trovano al Museo Naturalistico Archeologico di Vicenza.

La passeggiata darebbe la possibilità di far conoscere l’ambiente in cui sono stati trovati e ricostruirne la storia”.

Luisa Nicoli

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