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Colli Berici

Troppi cinghiali
nei boschi: «Colpa
dei cacciatori»

Si moltiplica la presenza dei cinghiali nei boschi dei Berici
Si moltiplica la presenza dei cinghiali nei boschi dei Berici
Si moltiplica la presenza dei cinghiali nei boschi dei Berici
Si moltiplica la presenza dei cinghiali nei boschi dei Berici

Da poco più di quaranta esemplari agli almeno 600 capi stimati nell’ultimo periodo. Il balzo numerico impressionante che attesta il moltiplicarsi della presenza dei cinghiali nei boschi Berici avrebbe una regia precisa. Secondo il coordinamento protezionista Veneto «c’è una perfetta organizzazione delle associazioni venatorie e delle istituzioni, che da quindici anni sfruttano l’ignoranza dei cittadini, guadagnandoci e divertendosi». Accuse mosse dal gruppo animalista guidato da Renzo Rizzi, che denuncia le «responsabilità inequivocabili» dei cacciatori nella liberazione clandestina dei cinghiali, tra Brendola, Altavilla e Barbarano.

Marco Penzo di Italcaccia Vicenza replica e punta i riflettori sulla dannosità dell’animale e sui pericoli per le persone e le colture: «Con centinaia di bestie in circolazione, la Regione ha approvato nei mesi scorsi un piano triennale per l’eradicazione della specie. Per questo alcune migliaia di nostri cacciatori ora possono abbattere, tutto l’anno, i cinghiali ed è questo probabilmente che non va giù al coordinamento protezionista».
 

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