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Troppe sale slot, scatta il limite orario

Un giocatore di slot machine in un angolo del locale pubblico.  ARCHIVIO
Un giocatore di slot machine in un angolo del locale pubblico. ARCHIVIO
Un giocatore di slot machine in un angolo del locale pubblico.  ARCHIVIO
Un giocatore di slot machine in un angolo del locale pubblico. ARCHIVIO

Slot machine accese solo dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22: questa la misura adottata con una recente ordinanza dal sindaco Marcello Spigolon per ridurre il fenomeno della ludopatia o gioco d’azzardo patologico in costante crescita e che sta colpendo le fasce d’età più giovani dopo l’ apertura in via Prolin di una sala slot machine di 450 mq., mentre a breve sarà attiva poco distante in via Bergoncino una seconda di 200 mq.

«Un’immagine da Las Vegas che mi ha indotto a prendere questa iniziativa determinata da una motivazione di salute pubblica vietando la fascia oraria più a rischio come quella notturna seguendo l’indicazione dell’Anci nazionale e regionale e già applicata a Padova,Vicenza e Lonigo e che prevede sanzioni sempre più pesanti fino alla chiusura del locale», ha spiegato nell’ultimo Consiglio Comunale il primo cittadino.

Ad introdurre l’argomento è stata la mozione presentata nella commissione consiliare dal M5S per adottare un apposito regolamento comunale per la sale da gioco e integrare il Pat con precise dispo-sizioni sull’ubicazione dei locali previste dalla legge regionale .

«Uno strumento fondamentale già presente in moltissimi Comuni veneti cui la disciplina giuridica dà sempre più ragione in caso di ricorso al Tar e più completo dell’ordinanza per tutelare il territorio dall’ insediamento di queste attività indicando le zone sensibili», ha rilevato la consigliera pentastellata Maria Pia Dall’ Armellina.

Condividendo l’ordinanza «per tamponare la situazione» Alessandro Romagna(Lista libera per Noventa) ha a sua volta auspicato la dotazione di un regolamento, «servirà un consulente legale per definirlo», ha aggiunto Cristina Rossi (Noventa Civica) per la quale «si poteva fare qualcosa di più per evitare l’amara sorpresa delle due nuove grandi sale» auspicando «il coinvolgimento dei Comuni vicini per sensibilizzare i cittadini sulla questione».

«Rispetto al regolamento l’ordinanza è più efficace in quanto non può essere impugnata dal Tar», ha replicato Spigolon ricordando come «le licenze siano date dalla Questura su disposizioni ministeriali per cui i Comuni sono impotenti».

IL DOCUMENTO. L’ordinanza limita ad otto ore quotidiane il funzionamento delle slot machine presenti in sale giochi, bar, ristoranti, alberghi, tabaccherie, esercizi commerciali, ricevitorie, sale Bingo, agenzie di scommesse o negozi dediti esclusivamente al gioco. Il titolare dell'autorizzazione deve inoltre esporre targhe che evidenzino il rischio di dipendenza dal gioco e gli stessi orari di funzionamento degli apparecchi.

Chi non rispetta quanto previsto dall’ ordinanza rischia una sanzione amministrativa da 25 a 500 euro e, in caso di recidiva, cioè di violazione commessa per due volte, la sospensione del funzio-namento degli apparecchi da 1 a 7 giorni.

Felice Busato

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