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Si fa la ciclabile, chiude il cavalcavia

La strada che collega Grisignano con la frazione di Poiana.MARINI
La strada che collega Grisignano con la frazione di Poiana.MARINI
La strada che collega Grisignano con la frazione di Poiana.MARINI
La strada che collega Grisignano con la frazione di Poiana.MARINI

Tempo di lavori stradali e di piccole rivoluzioni nella viabilità locale a Grisignano di Zocco. Sono infatti iniziati da pochi giorni i lavori del secondo stralcio per la realizzazione del tratto grisignanese della pista ciclopedonale Treviso Ostiglia, che seguirà il percorso dell’ex ferrovia militare secondo il progetto regionale “Green Tour - Verde in movimento”. Un’opera non da poco, se si pensa che il cavalcavia ferroviario che collega Grisignano con la frazione Poiana di Granfion, lungo via Pigafetta, rimarrà chiuso al traffico fino ai primi giorni di settembre, per l’installazione di una passerella a sbalzo in metallo, che consentirà a pedoni e ciclisti di transitare in tutta sicurezza.

«In questi anni abbiamo pensato a varie soluzioni per quel delicato tratto di strada» commenta Renzo Lotto, sindaco di Grisignano, «volevamo seguire sempre il sedime della vecchia Treviso Ostiglia, ma in certi punti è impossibile farlo. Per questo abbiamo deciso di far passare la ciclopista lungo il cavalcavia, mettendolo così in sicurezza. Attualmente infatti la strada è molto stretta e per il passato ci sono stati diversi incidenti che hanno coinvolto soprattutto mezzi pesanti e ciclisti».

La strada in questione, infatti, non solo collega direttamente il paese alla frazione, ma interseca anche la via che porta alla stazione dei treni di Grisignano. «Il cavalcavia di Poiana è sempre molto trafficato - continua il primo cittadino -, un po’ per la stazione che è frequentata da tanti pendolari, basti pensare che i suoi 250 posti auto non sono sufficienti, un po’ invece per la vicinanza della zona industriale del paese, che comporta un passaggio di mezzi pesanti piuttosto sostenuto».

Ecco dunque l’idea di installare una passerella a due corsie sul cavalcavia, lunga 800 metri circa e larga due, che sarà collegata al manto stradale grazie ad alcune traverse in ferro: «Lo spostamento del guard rail ci permetterà di allargare la strada di una quarantina di centimetri, purtroppo però saremo costretti a far abbattere tutti i 17 platani posizionati sul lato del cavalcavia interessato dal passaggio della passerella. Molti di questi alberi sono già malati e destinati a morire, comunque abbiamo in programma di piantarne altri lungo il sedime della Treviso Ostiglia». Tra i punti più critici per la realizzazione dell’opera, quello del sovrappasso della linea ferroviaria, situato a metà del cavalcavia. «In quel punto siamo indecisi se utilizzare la stessa tecnica per reggere la passerella, utilizzando quindi le traverse in ferro, o utilizzare invece dei piloni. Ne stiamo parlando con le ferrovie». Come detto, la realizzazione della passerella, comporterà la chiusura totale del cavalcavia per almeno quattro mesi. «Ci rendiamo conto del disagio che questo comporta - conclude Lotto -. Il traffico verrà deviato lungo via Scarmina, una strada tutt’altro che sicura, ma questa purtroppo è l’unica soluzione. Ringrazio i colleghi di Camisano e Campodoro, perché in questi mesi le loro reti stradali saranno sovraccaricate».

Con sette chilometri di ciclopista, da Poiana di Granfion fino al confine con Montegalda, 2 milioni e 500 mila di costo dei lavori (850 mila solo per la realizzazione della passerella), il tratto di Treviso Ostiglia di Grisignano, dovrebbe essere completato entro i primi giorni di settembre. Giusto in tempo per la Fiera del Soco 2017.

Matteo Marini

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