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Sacchi di amianto nel silos agricolo Scatta il sequestro

Il silos e il capannone in via Filzi ad Asigliano dove è stato sequestrato il materiale sospetto. FOTO BUSATOLa procura ha chiesto la convalida del sequestro al giudice. BUSATO
Il silos e il capannone in via Filzi ad Asigliano dove è stato sequestrato il materiale sospetto. FOTO BUSATOLa procura ha chiesto la convalida del sequestro al giudice. BUSATO
Il silos e il capannone in via Filzi ad Asigliano dove è stato sequestrato il materiale sospetto. FOTO BUSATOLa procura ha chiesto la convalida del sequestro al giudice. BUSATO
Il silos e il capannone in via Filzi ad Asigliano dove è stato sequestrato il materiale sospetto. FOTO BUSATOLa procura ha chiesto la convalida del sequestro al giudice. BUSATO

Valentino Gonzato Felice Busato I sacchi con la dicitura amianto erano stoccati in un silos per granaglie e all’interno di un magazzino al civico 5 di via Filzi nelle campagne di Asigliano. A scoprirli sono stati i carabinieri del nucleo operativo ecologico di Treviso, che erano stati allertati da alcuni residenti della zona. Al termine del sopralluogo, i militari hanno dunque messo sotto sequestro la struttura e avviato un’indagine, coordinata dalla procura, per fare chiarezza sulla vicenda. LA SEGNALAZIONE. Il silos, che ha una capienza complessiva di 30 mila quintali, e il magazzino sono di proprietà della cooperativa agricola Santa Giusta attualmente in liquidazione. Quest’ultima avrebbe affidato la struttura in deposito circa un anno e mezzo fa alla Cereal group. L’azienda, secondo un vicino, avrebbe effettuato alcuni lavori ma poi l’attività non sarebbe mai ripresa. Ciò nonostante, nell’ultimo periodo diversi residenti avevano notato un sospetto andirivieni di mezzi pesanti che scaricavano di continuo materiale nella struttura. Per questo motivo, qualcuno ha avvertito i carabinieri che, considerando la natura della segnalazione, hanno contattato i colleghi trevigiani del Noe. IL SEQUESTRO. I carabinieri sono quindi intervenuti nei giorni scorsi, ma la notizia è trapelata solamente ieri. Durante l’ispezione, secondo quanto è stato possibile ricostruire, gli investigatori avrebbero accertato la presenza di rifiuti pericolosi, tra i quali diversi sacchi che conterrebbero amianto. Silos e magazzino sono stati poi messi sotto sequestro penale. L’INDAGINE. La vicenda è stata immediatamente segnalata al pubblico ministero di turno Maria Elena Pinna, che ha aperto un fascicolo e chiesto al giudice per le indagini preliminari la convalida del sequestro effettuato dai carabinieri. L’indagine passerà successivamente ai magistrati che compongono il cosiddetto “pool ambiente” della procura vicentina e il materiale trovato nei sacchi verrà analizzato per accertarne la composizione. Nel frattempo gli inquirenti sono già al lavoro per cercare di risalire ai responsabili e ai canali di quello che parrebbe uno smaltimento illecito di rifiuti pericolosi. Al momento non viene esclusa alcuna ipotesi, neppure quella che porterebbe al coinvolgimento del crimine organizzato delle ecomafie. Gli accertamenti sono però solamente all’inizio ed è dunque una pista che necessita del sigillo ufficiale delle indagini della procura. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Valentino Gonzato Felice Busato

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