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Rischi da esondazioni
C’è un piano condiviso

Un momento del convegno tenutosi al Modernissimo. BUSATO
Un momento del convegno tenutosi al Modernissimo. BUSATO
Un momento del convegno tenutosi al Modernissimo. BUSATO
Un momento del convegno tenutosi al Modernissimo. BUSATO

Definire un sistema condiviso nella gestione dell’acqua per proteggere, difendere, tutelare e valorizzare il bacino fluviale dal punto di vista ecologico, idrogeologico, paesaggistico, culturale e fruitivo: questo l’obiettivo del contratto di fiume illustrato nell’incontro di mercoledì nella saletta del Modernissimo dal Consorzio di Bonifica Adige Euganeo inaugurando la fase di analisi e ascolto del territorio dopo la sottoscrizione nel 2015 a Venezia del manifesto d’ intenti tra Regione e 86 soggetti (Comuni, associazioni, sindacati).

«Un territorio complesso di 120 mila ettari con 240 mila abitanti a rischio idraulico tra le province di Vicenza, Padova, Verona e Venezia che va costantemente tutelato e attenzionato per far fronte al cambiamento climatico e all’eccessiva urbanizzazione non compensata da sistemi di contenimento delle acque meteoriche», ha esordito l’ing.Lamberto Cogo.

«Un contratto che darà facilità operativa anche ai piani già esistenti e che oltre a ricercare la sicurezza idraulica migliorando l’aspetto qualitativo e quantitativo dell’acqua mira anche a sviluppare la fruibilità della risorsa idrica sul territorio dal punto di vista ludico-turistico-commerciale coinvolgendo i portatori d’intesse quali associazioni e realtà ricettive (agriturismo, enologia, prodotti della terra)», ha quindi constatato l’arch. Laura Mosca coordinatore tecnico scientifico illustrando le tappe di un iter che porterà alla definizione di un programma d’azione per gestire l’acqua.

«Uno strumento innovativo basato sulla partecipazione e responsabilizzazione di tutti i soggetti (dal cittadino alle istituzioni di tutti i livelli) che dà una spinta al territorio in termine di gestione», ha quindi aggiunto la d.ssa Agostini illustrando gli esiti dei laboratori svolti a Battaglia Terme, Merlara e Bovolenta con successivo dibattito concluso dall’assessore noventano all’ambiente Simone Pellegrin. L’amministratore, nel suo intervento, ha concordato sulla «necessità di migliorare la funzione dell’acqua dal punto di vista qualitativo e quantitativo per il mondo agricolo prevenendo esondazioni e problemi idraulici come quelli che hanno colpito già l’area». F.B.

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