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Rapinato alla festa “per caso”

La festa a Padova in un’immagine di repertorio
La festa a Padova in un’immagine di repertorio
La festa a Padova in un’immagine di repertorio
La festa a Padova in un’immagine di repertorio

«Non avrei mai immaginato di vivere una situazione de genere». C’è anche un vicentino fra le vittime della serie di aggressioni avvenute durante “Random, una festa a caso”, che si è svolta sabato sera alla Fiera di Padova. Si tratta di Michele Ferron, 21 anni, di Pojana Maggiore, che domenica si è presentato dai carabinieri, per denunciare di essere stato aggredito, da quattro persone, presumibilmente dell’Est, che l’hanno rapinato di una collanina d’oro. Non è l’unico, visto che quella di intrufolarsi nelle feste più frequentate sembra sia una consuetudine fra bande di giovani che hanno colpito anche sabato. Una tendenza nota alla Questura che, non ha caso, vista la grande affluenza prevista, aveva organizzato un servizio di controllo che ha dato i suoi frutti portando all’arresto di un giovane marocchino, alla denuncia di un altro e al recupero di cinque collanine.

Random una festa a caso sembra essere un format vincente, che sta spopolando fra i giovani: una ventina le date programmate in tutta Italia e quasi ottomila presenze solo a Padova. Fra chi ha voglia semplicemente di divertirsi però si stanno intrufolando anche quelle che gli inquirenti considerano a tutti gli effetti delle bande organizzate che approfittano della confusione per rubare bracciali, orologi, collane e altri oggetti di valore. Qualcosa però sabato non ha funzionato, grazie alla prontezza di un giovane veneziano che ha assistito al tentativo di strappare una collanina ad un trevigiano. Ha allertato un addetto alla vigilanza ed è stato così possibile arrestare Mohamed Amine El Mahjoubi, 23 anni, residente a Torino, dove sta scontando un periodo agli arresti domiciliari. Una volta portato in questura i poliziotti hanno scoperto che nascondeva quattro collanine d’oro. È accusato di tentato furto, evasione e resistenza a pubblico ufficiale. La quinta catenina ce l’aveva un altro marocchino di 20 anni. Un terzo, di 27 anni, è stato fermato con due cellulari di cui non ha saputo spiegare la provenienza.

«Ho avuto paura» racconta il giovane di Pojana che si era presentato alla festa con un costume da diavolo. Un amico di Padova aveva scelto quell’evento per festeggiare il compleanno e si sono ritrovati un una quindicina.

«Era la prima volta che partecipavamo a questa mega festa. Stava procedendo tutto bene, con buona musica quando, poco dopo mezzanotte, improvvisamente mi sono visto accerchiato da quattro persone. Ne ho viste in faccia solo due e ho sentito tirare forte alle mie spalle. Subito un mio amico ha notato un segno rosso sul mio collo e così ho capito che mi era stata sottratta la catenina d’oro del battesimo, cui ero molto affezionato e che portavo quasi sempre. Quindi sono rimasto per oltre un’ora con la Polizia per ricostruire l’accaduto e ho potuto tornare a casa alle cinque del mattino».

Una lezione? «Meglio evitare luoghi superaffollati e non portare con sé oggetti di valore».

Felice Busato Marialuisa Duso

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