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«Non siamo
certo degli
improvvisati»

«Non siamo degli improvvisati, ma professionisti che a fronte di un percorso di conoscenza e formazione approfondito hanno deciso di utilizzare l’arco». A dirlo è Paolo Krochmal, referente provinciale dell’associazione “Urca gestione fauna e ambiente” e rappresentanti italiani per l’EBF, European Bowhunting Federation, che fa parte di FACE, Federazione associazioni caccia e conservazione dell’Unione Europea. «L’arco, oltre all’innegabile efficacia terminale, offre una maggiore certezza dell’identificazione dell’animale soggetto al prelievo, è privo di invasività ambientale e garantisce una sicurezza passiva totale, non ci possono essere colpi accidentali. Abbiamo studiato le esperienze di cacciatori anche di altri paesi, come Francia e Spagna, la sua efficacia, provata e dimostrata a livello scientifico».L.N.

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