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«Le norme sulla sicurezza minano le sagre»

La burocrazia inasprita sta mettendo a serio rischio l’organizzazione degli eventi delle Pro loco. ARCHIVIOBortolo Carlotto, presidente provinciale delle Pro Loco.  MASSIGNAN
La burocrazia inasprita sta mettendo a serio rischio l’organizzazione degli eventi delle Pro loco. ARCHIVIOBortolo Carlotto, presidente provinciale delle Pro Loco. MASSIGNAN
La burocrazia inasprita sta mettendo a serio rischio l’organizzazione degli eventi delle Pro loco. ARCHIVIOBortolo Carlotto, presidente provinciale delle Pro Loco.  MASSIGNAN
La burocrazia inasprita sta mettendo a serio rischio l’organizzazione degli eventi delle Pro loco. ARCHIVIOBortolo Carlotto, presidente provinciale delle Pro Loco. MASSIGNAN

Le Pro loco vicentine godono di buona salute. Presto ne nasceranno altre due: a Sasso, frazione di Asiago, e ad Altavilla. Portando il numero delle associazioni per la valorizzazioni dei paesi e dei territori a 127. Tante, diffuse capillarmente e basate sul volontariato più schietto e genuino. Una cifra record che rinsalda il primato regionale.

Ma c’è un ma che incombe. La burocrazia inasprita sta mettendo a serio rischio l’organizzazione degli eventi e delle sagre. Della cultura, del turismo e del divertimento a chilometro zero.

A dare l’allarme sono i presidenti e dirigenti delle Pro loco vicentine che stasera, alle barchesse “Pigafetta Trolio” di Agugliaro, si incontreranno per confrontarsi sul tema relativo al rilascio delle autorizzazioni per lo svolgimento di manifestazioni. Al fine di raccogliere proposte pratiche e concrete. È Bortolo Carlotto, presidente provinciale, a fare il punto della situazione. «Per qualsiasi evento, anche il più piccolo, oggi è necessaria una serie così complicata di adempimenti che fanno alzare in modo esagerato i tempi di organizzazione e i costi».

I nemici numero uno delle Pro loco non sono la crisi generale, le scarse risorse economiche. Bensì le autorizzazioni, la sicurezza e la circolare Gabrielli, i permessi Siae. «L’accordo nazionale fatto dall’Unpli, l’unione nazionale delle Pro loco, con la direzione generale Siae, per i diritti d’autore, non viene rispettata. Mancano personale competente e strumentazioni moderne per i pagamenti - spiega Carlotto -. Oggi manca soprattutto chiarezza nei Comuni sulle autorizzazioni di pubblica sicurezza per le attività di intrattenimento che devono essere effettuate in modalità telematica, utilizzando il portale regionale Suap. Ci sono 267 pagine di modulistica da scartabellare e l’interpretazione delle normative da parte dei Comuni, sull’accezione di piccola o grande manifestazione, sono spesso divergenti».

Un esempio su tutti. Per organizzare un evento come la Notte Bianca di Montecchio Maggiore, in programma a fine agosto, è necessaria la presenza di 50 operatori preparati sulle norme antincendio. Poi ci vogliono blocchi stradali, controlli a chi entra, conteggio di chi esce. Afferma il presidente provinciale: «Concordiamo che le regole sono tali ma chiediamo la possibilità di adottarle in modo semplice e corretto. Domandiamo al prefetto di offrirci certezza delle norme e burocrazia meno pesante».

Le iniziative delle Pro loco vicentine superano i 3000 eventi all’anno. E a livello veneto si movimentano circa 25,26 milioni di euro di indotto. «Non solo sagre - dice Carlotto -. Lo scopo principale dei nostri eventi è la territorialità, la promozione turistica, culturale, storica e gastronomica. Anche il valore sociale è prioritario. La Pro loco di Schiavon gestisce, per esempio, un servizio di scuolabus. L’Unpli provinciale ha adottato un progetto di alternanza scuola-lavoro con il liceo “Stern” di Asiago. Ci sono 15 giovani che stanno svolgendo il servizio civile nelle nostre sedi, realizzando nuovi progetti».

Ed è ai giovani che le Pro loco puntano: «Risorse vitali» conclude Carlotto.

Luisa Dissegna

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