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Le mensa è cara
Gli alunni tornano
al panino di casa

Una mensa scolastica. A Noventa panini contro il caro retta
Una mensa scolastica. A Noventa panini contro il caro retta
Una mensa scolastica. A Noventa panini contro il caro retta
Una mensa scolastica. A Noventa panini contro il caro retta

Riduzione dei pasti in mensa scolastica a quattro giorni con ricorso il quinto giorno (il lunedì o il venerdì) al panino da casa in attesa di altre soluzioni.

È questa la proposta avanzata ai genitori nell’affollato incontro pubblico organizzato al Modernissimo dalla giunta comunale e dall’istituto comprensivo Fogazzaro sul tema appunto delle tariffe.

In particolare l’appuntamento era stato deciso per discutere la possibilità di ricalibrare l’aumento del costo del buono mensa da 4 a 5 euro deciso dall’amministrazione comunale dopo l’impossibilità di continuare utilizzare i lavoratori socialmente utili per lo scodellamento dei pasti. Una situazione che, a detta proprio degli amministratori, impone un ritocco alle tariffe.

«Una prospettiva che in realtà abbiamo sperato fino all’ultimo di scongiurare e che ha determinato un onere di 40 mila euro che fino a fine anno non possiamo assumere in bilancio, considerando le nostre risorse», ha esordito il sindaco Marcello Spigolon ricordando il contributo comunale annuo di 130 mila euro per il trasporto scolastico.

Dopo il sindaco ha preso la parola il dirigente scolastico facendosi interprete delle difficoltà delle famiglie.

«L’obiettivo è trovare una soluzione che concili l’attività didattica di un tempo pieno sempre più richiesto dalle famiglie, coinvolgendo 300 alunni delle primarie di Noventa e Saline, e le loro esigenze economiche» sono state le parole del dirigente scolastico Luca Saggioro.

«Grazie allo sblocco del patto di stabilità abbiamo potuto effettuare nei due ultimi anni importanti investimenti sui plessi scolastici e anche nel 2018 speriamo di poter utilizzare un avanzo di amministrazione di 1.600.000 euro», ha ripreso il primo cittadino. Spigolon ha poi annunciato la «disponibilità comunale a far fronte a casi bisognosi».

«Annualmente destiniamo 70 mila al sostegno di famiglie in difficoltà e quindi non è certo nostra intenzione tirarci indietro. Siamo molto sensibili di fronte a certe situazioni», ha osservato in merito il vicesindaco Mattia Veronese.

L’assessore al bilancio Simonetta Formenton ha parlato invece degli aspetti economici e degli accordi fra Comune e ditta che si occupa delle mense.

L’assessore ha rilevato come «il contratto con la ditta appaltatrice scadrà il prossimo anno ed è nostra intenzione puntare per il futuro ad un servizio a 360 gradi».

«Verificheremo l’adesione dei genitori alla proposta per poi passare alla fase organizzativa», ha concluso il dirigente Saggioro dopo l’ampio e a tratti vivace dibattito che ha ricercato inutilmente altre soluzioni.

Felice Busato

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