<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Nanto

Le ex elementari
ora rinascono
nel nome di Endrigo

Sergio Endrigo
Sergio Endrigo
Sergio Endrigo
Sergio Endrigo

NANTO. «Era una casa molto carina, senza soffitto senza cucina...», cantava Sergio Endrigo in una filastrocca diventata famosa. Quella casa molto carina, senza pavimento e senza tetto, potrebbe presto trovare realizzazione a Bosco di Nanto, grazie al recupero dell’edificio delle ex scuole elementari che fa parte del più ampio progetto di costruzione della nuova piazza della frazione di Nanto. L’ideatore è l’architetto vicentino Paolo Stella, alias Architetto Giocoso, assieme alla collega Francesca Baretta. Lo stesso che pochi mesi fa, nella zona del polo scolastico del capoluogo, ha progettato l’attraversamento pedonale a forma di gatto biancorosso. Il via libera è arrivato però dal sindaco, Ulisse Borotto, che in una recente riunione pubblica ha presentato ai residenti i risultati dello studio di fattibilità. «È piaciuto subito così, potrebbe essere quello che serve per rivitalizzare Bosco – spiega -. L’idea di base era di recuperare, con creatività, quello che c’era, senza dover buttar giù la scuola cara ancora a molti e che ora vogliamo trasformare in un luogo dedicato al tempo libero e alla cultura. Resterà aperta a molti utilizzi, oltre che alla fantasia. E diventare magari un’attrattiva per qualche visitatore». Il progetto complessivo della piazza prevede, per primo, l’inserimento nell’area di alberi di alto fusto, ora del tutto assenti, per evocare simbolicamente il nome del paese, Bosco. Le ultime piante presenti in zona risultano, infatti, tagliate al tempo della realizzazione della linea ferroviaria Schio-Bassano, nella seconda metà dell’Ottocento. E proprio per richiamare di più l’idea di un bosco spontaneo, i fusti saranno disposti in modo non del tutto regolare. Altra caratteristica saranno le panchine. Delle sedute con tavoli, porta-bici, cestini, aiuole, con giochi per bambini inseriti tra questi. Le vecchie scuole elementari, rimaste inutilizzate da una ventina d’anni, saranno invece svuotate dei muri interni e dei solai, diventando un unico grande ambiante di due piani d’altezza. Al posto del tetto, ci sarà una copertura formata da uno speciale telo celeste in grado di filtrare la luce fino al pavimento, che sarà in tappeto erboro sintetico di colore verde. Sui muri esterni campeggerà in corsivo la scritta «C’era una scuola molto carina, senza soffitto senza cucina ..», a richiamare la nota canzone. Infine, i posti auto a disposizione, che passeranno da 45 a 50. Il costo stimato dell’investimento sarà pari a 400 mila euro. Una somma non indifferente per il piccolo Comune. Il progetto così fantasioso potrebbe però servire a raccogliere ulteriori finanziamenti. «Con le nostre risorse potremo realizzare la piazza nel giro di qualche anno, a stralci – afferma il sindaco Borotto -. La giocosità del progettista potrebbe venire bene per partecipare a qualche bando per avere finanziamenti.

Matteo Guarda

Suggerimenti