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«La Valdastico Sud porta investitori»

Il centro di Orgiano. Il sindaco pone le priorità per i prossimi anni
Il centro di Orgiano. Il sindaco pone le priorità per i prossimi anni
Il centro di Orgiano. Il sindaco pone le priorità per i prossimi anni
Il centro di Orgiano. Il sindaco pone le priorità per i prossimi anni

A poco più di un anno dal suo insediamento, come sindaco di Orgiano, l’avvocato Manuel Dotto ha molto da raccontare sulle sfide del paese. Dopo il dovuto rodaggio, è il momento di affrontare alcuni temi caldi, a partire dall’Unione dei Comuni del Basso Vicentino. «Non sono contrario all’Unione, ma lo sforzo profuso dai singoli amministratori, tra i quali c’è molta coesione, cozza contro un meccanismo farraginoso. Così, quello che doveva essere il fulcro di servizi condivisi, si sta rivelando difficile da gestire e l’Unione mostra più lacune che opportunità».

Quali?

«Prima fra tutte la distanza fra i quattro Comuni. Aggiungiamo il poco personale, peraltro dislocato male. Una cinquantina di dipendenti svolgono, con dedizione, il loro lavoro, a servizio di 12.500 abitanti per una superficie di 75 chilometri. Ma c’è un problema di organizzazione: manca l’anello tra la decisione e l’esecuzione. Non c’è continuità tra le scelte della politica e l’organizzazione degli uffici. Le Unioni funzionano se si va nella stessa direzione e c’è un senso di identità».

Come si ripercuotono queste mancanze su Orgiano?

«I cittadini notano (e mi amareggia) la scarsa frequenza degli sfalci lungo i cigli delle strade; l’incuria delle aiuole; la poca manutenzione dei parcheggi. Non è mancanza di volontà: ci sono cinque operai, in tutta l’Unione, a occuparsi di pulizia».

Il tratto di strada di via Stazione è in cattive condizioni per la situazione del ponte. Come intende procedere?

«Ho chiesto un contributo straordinario alla Regione e siamo in attesa di sapere quando sarà stanziato, presumo entro febbraio-marzo».

Come sono i rapporti con la minoranza?

«Per quanto ne so, la minoranza si limita ad essere presente ai consigli comunali, non mi chiede mai un parere, un confronto, un appuntamento».

Le sembra di cogliere fermento economico?

Capannoni dismessi sono oggetto di lavori (o in trattativa) per adeguarli all’esigenza di aziende. La nuova autostrada ha portato, in negativo, traffico pesante, ma, in positivo, l’apertura di attività. Negli ultimi due mesi c’è stato l’interessamento, da parte di società immobiliari, per uno sviluppo residenziale e artigianale nella zona Ca’ Losca e lungo la Provinciale.

Ha un progetto che le sta particolarmente a cuore?

Vorrei spostare, dal centro, il magazzino comunale.

Con quali canali pensa di potenziare il turismo?

«L’Alta Via dei Berici e la Treviso-Ostiglia».

C’è un buon dialogo tra le associazioni?

«Stanno per terminare i lavori per la “casetta delle associazioni”, dove, entro settembre, potranno riunirsi. Il legame si sta rinsaldando, anche grazie ad incontri mirati».

Laura Guarducci

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