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«La sentenza del Tar ora ci rafforza»

Il centro di Val Liona, Fipponi confermato sindaco. FOTO MASSIGNAN
Il centro di Val Liona, Fipponi confermato sindaco. FOTO MASSIGNAN
Il centro di Val Liona, Fipponi confermato sindaco. FOTO MASSIGNAN
Il centro di Val Liona, Fipponi confermato sindaco. FOTO MASSIGNAN

Maurizio Fipponi è il primo sindaco di Val Liona. Parola di Tar del Veneto. Così ha sentenziato l’altra sera il tribunale amministrativo regionale decidendo di respingere il ricorso elettorale presentato dall’altro candidato sindaco, Antonio Lazzari, all’indomani dell’esito delle elezioni, che lo vedevano perdente con una differenza di un unico voto. Quello che ha fatto scattare la richiesta di ulteriore accertamento in via giudiziale sulla completa regolarità delle operazioni di voto. Fipponi, di cui è stata pienamente riconosciuta la vittoria alle elezioni, si dice sollevato. «Adesso possiamo impegnarci pensando ad orizzonti più larghi», commenta il confermato primo cittadino che ha ricevuto la notizia mentre si trovava ad una riunione di giunta. «Sono contento e anche sereno, ora possiamo metterci a lavorare guardando molto più avanti e mettendo in campo obiettivi strategici di più ampio respiro. Con questa sentenza ci sentiamo legittimati in maniera piena ad amministrare e finalmente è stato posto un punto fermo che mette fine alla diatriba e ci fa assumere in pieno le responsabilità di gestire e guidare il Comune».

LA DELUSIONE. Opposta la valutazione da parte di Antonio Lazzari, candidato sindaco con la lista “SìAmo Val Liona”, che resta consigliere di opposizione. «Sono deluso da questa sentenza – afferma - perché pensavo che almeno questa volta si potesse arrivare ad avere almeno il riconteggio dei voti, una condizione, credo, che sarebbe stata necessaria per chiarire davvero e avere una definitiva serenità sull’esito delle ultime elezioni comunali. Ribadisco che nel presentare il ricorso al Tar non c’è stato alcun scopo di rifarsi ma solo l’intento di ottenere chiarezza. Una possibilità che, purtroppo, è stata negata, e non solo a chi si è candidato, ma soprattutto ai cittadini. Certo che per un Comune appena nato, cominciare così, mi sembra una gran brutta storia».

DOCCIA FREDDA. «La sentenza - insiste Lazzari - in se stessa l’abbiamo vissuta come una doccia fredda, anche perché nei giorni precedenti sembrava che i giudici avessero apprezzato come era stato impostato il ricorso e la precisione seguita nel delineare i motivi che sono stati sostenuti, per cui tutto faceva pensare che si potesse arrivare come minimo a un riconteggio, perché la speranza era quella, non altro. Ma ci è stato negato e questo lascia ancora aperti gli interrogativi che avevamo posto. Però, visto che di una sentenza si tratta, occorre prenderne atto. Come anche del fatto che in altri ricorsi per questioni come quelle che avevamo evidenziato le elezioni erano state annullate a tavolino. Per cui non capisco come mai i giudici siano venuti a queste conclusioni». Sta pensando di proporre appello al Consiglio di Stato? «La possibilità di un ricorso in appello al Consiglio di Stato non la escludo a priori, ma in questo momento neanche la sto considerando».

Matteo Guarda

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