<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

La grandine distrugge i nuovi vigneti

I chicchi di grandine caduti venerdì nel Basso Vicentino con le colture distrutte dal maltempo
I chicchi di grandine caduti venerdì nel Basso Vicentino con le colture distrutte dal maltempo
I chicchi di grandine caduti venerdì nel Basso Vicentino con le colture distrutte dal maltempo
I chicchi di grandine caduti venerdì nel Basso Vicentino con le colture distrutte dal maltempo

In dieci minuti la grandine ha dato il colpo di grazia alle coltivazioni di quest'anno e ha messo a rischio quelle del futuro. Il Basso Vicentino è in ginocchio e ora fa la conta dei danni.

I territori più colpiti dalla violentissima grandinata di venerdì pomeriggio sono stati quelli di Barbarano, Mossano, Villaga e Castegnero, dove i danni hanno raggiunto anche il 100 per cento delle colture nei campi. Falcidiati in particolare vigneti, kiwi e soia. La vendemmia, per evitare l'ulteriore danno che deriverebbe dal marciume alle uve, sarà anticipata di qualche giorno ma la preoccupazione dei coltivatori viaggia soprattutto verso i danni subiti dai vigneti appena piantati, che avrebbero dovuto essere una garanzia per i prossimi anni. Lo certificano il presidente di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola ed il direttore Roberto Palù: «Siamo abituati a dover far fronte a questi danni radicali sulla produzione che si aggiungono alle difficoltà di un mercato in cui viene riconosciuto economicamente il valore della rete commerciale, ma non di chi produce. In poche parole, oltre a non essere remunerati a sufficienza per coprire le spese di produzione sempre più elevate e, soprattutto, gli imprevisti legati ai cambiamenti climatici, ci troviamo a fare i conti con una rete di distribuzione in cui ci guadagna sempre l’ultimo anello della catena, che non è esposto a rischi d’impresa e può così massimizzare il profitto».

Il Basso Vicentino, così come tutta la Provincia senza esclusione, in questa stagione sfortunata in cui la mancanza assoluta di precipitazioni è stata intervallata esclusivamente da vere e proprie tempeste di grandine, era già stato colpito in altre occasioni nelle scorse settimane.

Allora, oltre alle coltivazioni già citate, erano stati martoriati anche gli ulivi: «A fronte di questi eventi invitiamo sempre i nostri agricoltori a ragionare preventivamente – concludono Cerantola e Palù – dotandosi di un’adeguata copertura assicurativa e della consulenza di Coldiretti, che attraverso un team di esperti può suggerire la soluzione più adatta alle esigenze d’impresa ed in grado di coprire i danni derivanti da eventi di questa portata».

Il tempo, l'altro pomeriggio, è cambiato in pochi istanti: giù le temperature, vento freddo e potente e, nel giro di una decina di minuti, una grandinata con chicchi non dalle dimensioni record ma resi ancora più insidiosi dalla veemenza delle correnti. Auto danneggiate, alberi piegati e sfrondati, oltre ai coltivatori che, per l'ennesima volta, si sono ritrovati con le mani nei capelli.

Dopo le precipitazioni di ieri, abbondanti ma non distruttive, il tempo sembra dover migliorare gradualmente. Oggi, il cielo sarà nuvoloso fino alle prime ore della mattina, per lasciare spazio all'alternanza tra nuvole e schiarite. Anche la possibilità di precipitazioni scenderà gradualmente fino ad arrivare a domani, quando la tendenza proseguirà verso nuvole non minacciose, con la possibilità però di peggioramenti già verso la metà della prossima settimana.

Karl Zilliken

Suggerimenti