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L’ultimo saluto a Mattia
L’addio è un “Ciao Bocia”

Il passaggio della bara.  BUSATO
Il passaggio della bara. BUSATO
Il passaggio della bara.  BUSATO
Il passaggio della bara. BUSATO

La piccola Chiesa di Belvedere inondata di fiori non è bastata a contenere in un pomeriggio primaverile i tanti amici, conoscenti, colleghi di lavoro della Coopsementi di Sossano e rappresentanti del mondo calcistico accorsi per l’ultimo saluto a Mattia Sartori, il trentenne deceduto una settimana fa in un tragico incidente stradale sulla provinciale Berico Euganea.

Un silenzio irreale ha accolto su un piazzale gremito in largo anticipo l’arrivo dall’ospedale noventano della bara sormontata da rose bianche.

«Mancano le parole quando si verifica un simile evento», ha sottolineato aprendo il rito funebre arricchito dal coro parrocchiale don Giuseppe Scanagatta unendosi al grande dolore dei genitori Antonio e Marzia, dei fratelli Marco e Thomas e della fidanzata Ilenia per una simile tragedia.

«Mattia ha concluso qui il suo primo tempo», ha aggiunto il sacerdote ricordandone il passato calcistico da portiere nel Sossano. Rotti dalle lacrime i commossi ricordi finali con un conclusivo «ciao bocia» sottolineato da un lungo applauso. F.B.

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