<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Incanta la Betlemme dei Berici

Una suggestiva immagine del presepe di VillagaUna ricostruzione caravaggesca della NativitàMoltissimi i bambini presenti all’evento con i loro genitoriUn’altra bella foto  della rappresentazione nelle grotte di Villaga
Una suggestiva immagine del presepe di VillagaUna ricostruzione caravaggesca della NativitàMoltissimi i bambini presenti all’evento con i loro genitoriUn’altra bella foto della rappresentazione nelle grotte di Villaga
Una suggestiva immagine del presepe di VillagaUna ricostruzione caravaggesca della NativitàMoltissimi i bambini presenti all’evento con i loro genitoriUn’altra bella foto  della rappresentazione nelle grotte di Villaga
Una suggestiva immagine del presepe di VillagaUna ricostruzione caravaggesca della NativitàMoltissimi i bambini presenti all’evento con i loro genitoriUn’altra bella foto della rappresentazione nelle grotte di Villaga

Dennis Dellai Può piacere o no. Può lasciare perplessi i sostenitori della tradizione religiosa, per la scelta di introdurre danze e musica fuori registro, ma il dato di fatto è che il presepe di Villaga ha attirato più di tremila persone nella prima giornata di apertura. E ieri, nell’arco del pomeriggio, i visitatori sono stati almeno quattromila. Tutti in fila, con attesa di una mezz’oretta alla cassa per acquistare il biglietto e per poter ammirare le scenografie pensate quest’anno, dopo tre anni di pausa forzata, dal regista Antonio Gregolin. Che ha cercato, assumendosi tutti i rischi che tale scelta può comportare, di mettere in piedi uno spettacolo con varie forme d’arte più che un presepe. E dunque i visitatori possono imbattersi in figure vestite di bianco che accolgono il pubblico, nella prima scena, con uno show futuristico. Oppure trovarsi di fronte ad un quadro caravaggesco ricostruito cercando di imitare anche nei colpi di luce la forza espressiva propria di Michelangelo Merisi. «Questo -afferma Gregolin- è anche il quadro che più è ammirato, a testimonianza che un certo tipo di arte è immortale e suscita sempre emozioni. Abbiamo visto poi che anche l’ultimo, quello fatto di figure bianche che danzano, piace molto. Quest’anno sono arrivati visitatori dalla Romagna e dal Friuli, e anche una coppia di Matera che ci ha detto una bellissima cosa: “Ci avete fatto venire nostalgia di casa, perché questo luogo, queste grotte, ricordano molto la nostra terra d’origine”. Una signora di Londra è rimasta estasiata dicendo di non aver mai visto nulla di simile in Inghilterra». Il presepe di Villaga non si è fatto mancare nulla, nemmeno la polemica. Sul Facebook ufficiale di Luca Zaia, che ha pubblicato un post sull’evento, è apparso un commento a sostegno del vicino presepe vivente di Castegnero. «Il nostro non ha giocolieri, saltimbanchi o sbandieratori, ma è un presepe per credenti, un’umile rievocazione della nascita di Gesù come l’aveva ideata San Francesco». Chiaro il riferimento alla rappresentazione di Villaga, in chiave polemica. Gregolin, tuttavia, non abbocca alla provocazione. «Ci dispiace che ci sia stato questo attacco nei nostri confronti, io credo che ci sia spazio per tutti e farci la concorrenza a questi livelli e davvero triste. Siamo anche noi volontari e se abbiamo messo un biglietto d’ingresso è stato per salvare la manifestazione, che ha costi di allestimento non indifferenti. Nessuno di noi lo fa per guadagnarci». Del resto, proprio per problemi economici legati all’organizzazione, l’evento era rimasto fermo tre anni. «Cinque euro per ammirare questo allestimento è un prezzo più che onesto, considerando che bambini e ragazzi fino a 16 anni non pagano», conclude Gregolin. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti