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Il nuovo Comune cambia gli indirizzi

Nel grafico il numero di abitanti e la superficie del nuovo comune
Nel grafico il numero di abitanti e la superficie del nuovo comune
Nel grafico il numero di abitanti e la superficie del nuovo comune
Nel grafico il numero di abitanti e la superficie del nuovo comune

Fatto il Comune di Val Liona occorre fare i vallionesi. Almeno dal punto di vista burocratico. E il raggiungimento di questo ulteriore traguardo, che corona il sogno di avere un’unica amministrazione comunale al posto delle due realtà di Grancona e di San Germano, si snoda per una serie di passaggi, il cui adempimento, questa volta, è direttamente a carico dei cittadini e delle imprese e li chiama a compierli in prima persona.

Innanzitutto, ci sono da fare le comunicazioni che riguardano il cambio di indirizzo di ciascun residente. Perché se il Comune dove si risiede non c’è più, anche se fisicamente nessuno si è mosso da casa propria, secondo la logica amministrativa è come essersi trasferiti andando a vivere o portando l’attività da tutta un’altra parte. L’elenco di chi deve essere avvisato è lungo e una parte di questi avvisi tocca farli proprio ai residenti nel nuovo Comune che sono tenuti ad arrangiarsi per conto proprio. L’aggiornamento col nuovo indirizzo va comunicato ai gestori dei servizi come il gas, la corrente elettrica, la banca, le assicurazioni, la compagnia telefonica e tutti gli altri che si riferiscono a rapporti tra privati e sui quali il Comune di Val Liona, così come è stato anche per Grancona e per San Germano, nulla può sapere della loro esistenza.

Altra cosa sono invece i documenti che dipendono dalle amministrazioni pubbliche e gli avvisi verso alcuni dei soggetti che esercitano servizi considerati di pubblica utilità. In questo caso, il cittadino non dovrà fare un bel nulla perché alla variazione ci penserà il Comune, “d’ufficio”, come si dice. Si potrà quindi continuare ad usare, fino alla scadenza naturale, l’attuale carta di identità, così come il passaporto, la patente di guida, la tessera del servizio sanitario nazionale. Lo stesso per quanto riguarda il gestore dell’acquedotto, per i recapiti postali e i tributi comunali o nei confronti dell’Agenzia delle Entrate, del Territorio, Camera di commercio, registro delle imprese, l’Inail e l’Inps. E pure per la carta di circolazione di auto, moto e camion. L’ha confermato la Motorizzazione civile che ha fatto sapere che le variazioni toponomastiche in seguito alla fusione di Comuni non comportano alcun obbligo di aggiornamento per gli intestatari e che non saranno inviati tagliandi da apporre al libretto, che continuerà quindi a riportare, senza incorrere in sanzioni, il nome del vecchio Comune.

Da ultimo a partire dai prossimi giorni saranno recapitate le nuove tessere elettorali, che andranno a sostituire quelle dei Comuni soppressi. In questo periodo di passaggio gli uffici comunali restano a disposizione per qualsiasi chiarimento.

Matteo Guarda

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