<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Albettone

Il ladro fa il bis
con la spranga
e la pistola

Emmanuele Marin sul balcone della sua abitazione. FOTO MAZZARETTO
Emmanuele Marin sul balcone della sua abitazione. FOTO MAZZARETTO
Emmanuele Marin sul balcone della sua abitazione. FOTO MAZZARETTO
Emmanuele Marin sul balcone della sua abitazione. FOTO MAZZARETTO

Nuova aggressione del ladro recidivo. Vittima, ancora una volta Emmanuele Marin che esce di nuovo malconcio da un incontro ravvicinato con il malvivente. A seguito delle due visite avute nel scorse settimane, l’intrusione nell’appartamento venerdì 9 e la scoperta di un uomo in giardino mercoledì 14 settembre, con conseguente aggressione, Marin aveva provveduto a istallare nella sua casa un sistema di allarme. E ieri mattina verso le 8 l’allarme è scattato, così Emanuele Marin, dopo che la moglie Marika ha controllato il visore dell’impianto gli è andato incontro. «É uscito da dietro, dalla lavanderia sotto l’appartamento e mi sono scontrato con il solito sconosciuto che scendeva di corsa dalle scaletta, ha aperto con violenza il cancelletto colpendomi e sono caduto a terra, mentre lui è fuggito dal lato opposto della casa a schiera. Stavolta però l’ho visto bene in faccia, si tratta di un tipo di circa vent’anni, capelli scuri, pelle olivastra, magro e alto circa 1.80 che non ha detto una parola».

Poi sono intervenuti i carabinieri di Barbarano per il necessario sopralluogo. Alle 11. La storia si arricchisce di altri particolari. «Mentre passeggiavo qui intorno – spiega Marin - da un fossato dove era nascosto, a 200 metri da casa nei pressi di un casale abbandonato, quell’uomo è sbucato fuori dicendomi: «non rompermi i c…! e io gli ho gridato: se avessi un fucile ti sparerei» e in risposta mi ha sferrato due calci alle gambe e poi di nuovo se n’è fuggito via. E non è finita qui. Verso l’una, mentre andavo nel retro casa in direzione del garage ho sentito dei rumori provenire dall’ultima abitazione, quella che sta al lato opposto della mia, sono salito sui pochi gradini e mentre passavo davanti all’ingresso, da sotto il vano scala il solito individuo è balzato fuori fuggendo attraverso il giardino, io l’ho rincorso e con una scopa l’ho colpito alle spalle, allora lui si è girato e con una spranga mi ha colpito sulla spalla sinistra scaraventandomi a terra e poi ha estratto una pistola e me l’ha puntata sulla fronte dicendo in italiano con accento straniero “ora tu stai fermo qui”, poi ha saltato la siepe ed è fuggito»

Stavolta sul posto son intervenuti carabinieri di Noventa, Campiglia, Barbarano e Altavilla, e la polizia locale, mentre Marin è finito di nuovo al pronto soccorso con una lussazione alla spalla con prognosi di 10 giorni. «Non c’è solo il ferimento – precisa - oltre al problema dell’incolumità personale la preoccupazione maggiore è per mia moglie Marika che è in attesa di un bambino. Non si può vivere con questa paura. Se è necessario mi difenderò anche con le armi. Gli sparo».

«Quanto è avvenuto è troppo», ripetono i vicini. «Ormai abbiamo capito che per il ladro questa è diventata una sfida – dichiara il sindaco Joe Formaggio –. Domenica è iniziata la stagione della caccia, stanotte farò personalmente dei giri di ronda anch’io per il paese con il mio fucile a pompa. Siamo esasperati, al limite della tolleranza per tutti i furti nelle case, con l’aggiunta stavolta anche di aggressioni fisiche, poi ci sono gli episodi di incendi di fienili di cui si stenta a capire le cause e origini».

«Ormai è diffuso in paese un sentimento di sfiducia tanto che il pensiero più comune della gente è quello di voler farsi giustizia da sé. Sento dire sempre più spesso, se ci troviamo un ladro in casa noi spariamo e poi mica andiamo a denunciare il fatto. Qui ci sono i campi, una buca con la pala meccanica, tre metri di terra e il ladro sparisce così».

Albano Mazzaretto

Suggerimenti