<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Il Comune vince il ricorso sulla cava

La cava di Ca’ Erizzo. Il Tar ne ha bloccato l’ampliamento.ARCHIVIO
La cava di Ca’ Erizzo. Il Tar ne ha bloccato l’ampliamento.ARCHIVIO
La cava di Ca’ Erizzo. Il Tar ne ha bloccato l’ampliamento.ARCHIVIO
La cava di Ca’ Erizzo. Il Tar ne ha bloccato l’ampliamento.ARCHIVIO

Il comune di Albettone contro la Regione Veneto. Motivo della lite una cava, precisamente quella di Ca’ Erizzo, sul monte Labia verso la frazione di Lovolo e la provincia padovana. E questa volta il fustigatore dei cavatori è proprio lui, Joe Formaggio, estroverso sindaco di Albettone, che ha impugnato una delibera regionale del 2013 che concedeva alla ditta Sig di Dueville un ampliamento per un 1.270.000 metri cubi di calcare.

Può sembrare strana questa decisione di Albettone, visto che contemporaneamente sul vicino Monte San Giorgio si scaverà per oltre 4 milioni di metri cubi. La cava di Ca’ Erizzo funziona dagli primi anni Novanta, la ditta Sig doveva effettuare un ripristino ambientale ma ha chiesto e ottenuto ben 3 ampliamenti. Nel 2013, con delibera 860 del 4 giugno, la giunta regionale concedeva il quarto ampliamento per ulteriori 1.270.000 metri cubi, un programma di estrazione tra i 108 e i 194.000 metri cubi all’anno per 7 anni.

Delibera regionale che è stata impugnata dal comune di Albettone, rappresentato dall’avvocato Alessandro Calegari, ricorrendo al Tar del Veneto contestando la valenza paesaggistica del sito e il mancato parere preventivo dell’amministrazione provinciale di Vicenza. La sentenza, appena pubblicata, accoglie il ricorso del comune di Albettone e inoltre condanna la Regione Veneto e la Sig SpA al pagamento di 3.000 euro ciascuna.

Soddisfatto, per ora, il sindaco di Albettone che racconta la sua versione.

«Nel 2010 – inizia Formaggio – per evitare uno scavo sul Monte Covolo, dove funziona la pista di motocross, ho proposto alle due ditte interessate a scavazioni nel mio comune di intervenire sul Monte San Giorgio. La Escavi Berica ha accettato e quindi ha spostato l’area di intervento, mentre la Sig ha rifiutato, chiedendo autorizzazione ad un ampliamento della cava di Ca’ Erizzo».

«Ca’ Erizzo – continua – ha uno scavo a parete, deturpante dal punto di vista estetico; inoltre si sviluppa verso il centro del paese, intacca la vallata più bella di Albettone e i mezzi pesanti utilizzano strade comunali con notevole disagio per la popolazione».

Il fatto che Joe Formaggio, il sindaco delle cave e del motocross, blocchi una cava è una notizia straordinaria.

«Io concettualmente non ostacolo le imprese, non c’è nessun pregiudizio – risponde – Avevo trovato soluzioni che potevano soddisfare entrambe le imprese. Ma se certe scelte non le ritengo adeguate all’armonia del mio comune semplicemente le contrasto».

In merito alla cava di San Giorgio, Formaggio precisa che le questioni sono diverse. «Quella è un’altra storia – conclude – Però non capisco il silenzio assoluto di Italia Nostra nei confronti della Sig e della cava di Ca’ Erizzo. Nessuna protesta in tutti questi anni, mentre si sono accaniti contro la Seb sia sul Monte Labia che sul colle di San Giorgio».

Emilio Garon

Suggerimenti