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Il Comune unico piace
Al voto stravincono i sì

Un primo esempio di “fusione”, l’istituto comprensivo Val Liona
Un primo esempio di “fusione”, l’istituto comprensivo Val Liona
Un primo esempio di “fusione”, l’istituto comprensivo Val Liona
Un primo esempio di “fusione”, l’istituto comprensivo Val Liona

Stravincono i sì alla fusione al referendum comunale di domenica 5 febbraio. L’89,96% dei voti validi di Grancona e il 75,46% di quelli di San Germano si sono espressi favorevolmente nei confronti del progetto del Comune unico di Val Liona al posto dei due Comuni attuali e dell’Unione dei Comuni “Colli Berici - Val Liona”, nata 16 anni fa.

È netto il risultato dello spoglio che ha ufficializzato la volontà popolare. A recarsi alle urne sono stati 687 elettori di Grancona (che corrisponde al 43,54% degli aventi diritto al voto) e 436 di San Germano (il 47,29%).

L’esito del referendum, di natura consultiva e senza quorum, e quindi valido a prescindere dal numero di votanti, ha portato soddisfazione nei due sindaci che l’hanno proposto affrontando insieme il percorso comune che porterà, ormai senza più ostacoli, alla fusione.

«La stragrande maggioranza dei cittadini della Val Liona ha colto l’importanza del progetto e il valore che aveva e non hanno voluto perdere l’occasione. Dalle indicazioni raccolte avevamo idea che potesse vincere il sì, ma non potevamo sapere di quanto, il timore era infatti che potesse vincere soltanto di misura, invece il sì ha stravinto e di questo non possiamo che essere soddisfatti», commenta il sindaco di Grancona, Antonio Lazzari.

«È un grande successo, ce l’abbiamo fatta - gli fa eco il collega di San Germano, Alberto Zanella -. Si concretizza un sogno lungo 16 anni. Dopo l’esperienza dell’Unione dei Comuni questa era la soluzione migliore che potesse esserci e lo snodo più importante per arrivarci era la volontà popolare. Finora l’avevamo sondata, col referendum l’abbiamo toccata con mano, e i cittadini vogliono il Comune unico. Dunque ora avanti tutta su questa strada affinchè il progetto diventi presta realtà».

Domenica sera dalla chiusura dei seggi, alle 22, Lazzari e Zanella si sono costantemente tenuti in contatto per condividere l’avanzamento dello spoglio che ha visto chiudere per prima la sezione di Villa del Ferro, alle 22.25, con le prime soddisfazioni, confermate da San Germano, alle 22.37 e da Grancona, alle 23.35, che hanno mantenuto il trend e decretato il successo dei sì.

E soddisfazione per il risultato referendario è arrivata dal vicepresidente della Regione, Gianluca Forcolin, che ha la delega anche agli enti locali.

«La Regione del Veneto – afferma - ha avviato un percorso di riordino territoriale che pone al centro proprio la promozione e l’incentivazione delle gestioni associate dei Comuni e in particolare delle fusioni. Un percorso che però non vuole rappresentare una forma di imposizione da parte della Regione ma anzi la massima condivisione con il territorio, partendo dall'iniziativa delle amministrazioni comunali fino ad arrivare, attraverso la consultazione referendaria, a dar voce ai singoli cittadini».

Matteo Guarda

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