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Nei guai 31enne di Albettone

I furti in serie
e le aggressioni?
«Tutto inventato»

Emmanuele Marin e la moglie Marika Francescato
Emmanuele Marin e la moglie Marika Francescato
Emmanuele Marin e la moglie Marika Francescato
Emmanuele Marin e la moglie Marika Francescato

ALBETTONE. Non c'è nessun ladro. Così come non c'è stato nessun tentativo di furto, né tantomeno ci sono state collutazioni con il malvivente o aggressioni. Quel giovane di circa vent'anni dalla pelle olivastra che lo avrebbe ferito una prima volta a calci e pugni e poi a colpi di spranga non esiste. Emmanuele Marin, 31 anni di Albettone, si è inventato tutto al fine di ottenere visibilità e notorietà

 

Una strana serie di tentativi di furti ed aggressioni che aveva lasciato da subito perplessi i carabinieri della compagnia di Vicenza, che al termine di una serie di complessi accertamenti hanno fatto piena luce sulla vicenda, denunciando l'uomo per procurato allarme e simulazione di reato.

 

Tutto era cominciato lo scorso 13 settembre, quando Marin aveva denunciato ai carabinieri di Campiglia un tentativo di furto nella sua abitazione, avvenuto alcuni giorni prima. La casa al momento del sopralluogo da parte dei militari era effettivamente a soqquadro ma, come confermato dalla stessa vittima, nulla era stato rubato. Stranamente, però, gli ingressi dell’abitazione non presentavano alcun segno di scasso.

 

Il giorno dopo Marin aveva “rilanciato”, dichiarando sempre ai carabinieri di Campiglia che alle 5.30 del mattino era scattato l’allarme della sua abitazione e che dopo aver sorpreso il presunto ladro, un cittadino extracomunitario, lo aveva inseguito. Ne era nata una durissima colluttazione a seguito della quale Marin aveva subito una lesione al ginocchio

 

A questo punto l'uomo ha deciso di proseguire nella sua condotta, evidentemente soddisfatto dall'eco che avevano avuto le sue dichiarazioni sui media. E così il 19 settembre ha richiesto ben tre interventi ai carabinieri della Compagnia di Vicenza. I suoi racconti, però, hanno insospettito ancora di più i militari che stavano svolgendo le indagini.

Marin infatti ha affermato di aver "incrociato" al mattino, nell’arco di poche ore, l’extracomunitario in questione, prima nel giardino di casa e successivamente ad Albettone ed averlo nuovamente rincorso e affrontato, senza riuscire a bloccarlo. Non pago, alle 13, il 31enne ha richiesto un ulteriore intervento alla centrale operativa dei carabinieri di Vicenza, affermando di aver visto nuovamente vicino a casa sua il giovane extracomunitario, armato questa volta di spranga e pistola, e di averlo affrontato ancora a mani nude, ricevendo un colpo alla spalla.

 

Racconto che ha indotto gli inquirenti ad approfondire ulteriormente gli accertamenti: ieri pomeriggio, in occasione della formalizzazione della denuncia relativa all’ultimo episodio, i carabinieri di Campiglia hanno quindi sentito nuovamente sia Marin che la moglie, Marika Francescato, consentendo di far emergere gravi discordanze tra le dichiarazioni dei due coniugi. A quel punto l'uomo - che tra le altre cose non presentava sulla spalla segni del presunto colpo di spranga ricevuto poche ore prima - messo alla strette ha confessato ai militari di essersi inventato l’intera vicenda al fine di ottenere visibilità e notorietà.

 

Caduto quindi il “castello” costruito nel corso dei giorni precedenti, marito e moglie sono stati denunciati in stato di libertà per procurato allarme e simulazione di reato.

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