<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Guerra dei libri, firmato l’armistizio

Il momento della firma dell’accordo sulla biblioteca. GREGOLINIl momento della firma dell’accordo sulla biblioteca. GREGOLIN
Il momento della firma dell’accordo sulla biblioteca. GREGOLINIl momento della firma dell’accordo sulla biblioteca. GREGOLIN
Il momento della firma dell’accordo sulla biblioteca. GREGOLINIl momento della firma dell’accordo sulla biblioteca. GREGOLIN
Il momento della firma dell’accordo sulla biblioteca. GREGOLINIl momento della firma dell’accordo sulla biblioteca. GREGOLIN

È servito più di un anno per giungere all’accordo tra le amministrazioni confinanti di Montegalda e Montegaldella, sul sospeso servizio di biblioteca. La ratifica della nuova convenzione che per un ventennio ha messo in comune i libri per entrambe le comunità, interrottosi bruscamente due anni fa, è arrivata con la firma congiunta dei due sindaci durante l’ultima convocazione del Consiglio Comunale di Montegalda, alla presenza delle rispettive giunte. Le comunità che si specchiano geograficamente, ma che conservano amministrazioni autonome, hanno posto la loro firma raggiungendo un accordo economico che ha così posto fine al “diniego per gli utenti di Montegaldella di accedere ai locali della biblioteca”, dopo che il comune consociato aveva deciso di rompere con la storica convenzione. Sembrò uno strappo politico-istituzionale quello che portò il sindaco di Montegaldella, Paolo Dainese, irretito per il continuo diniego da parte della biblioteca di Montegalda di accedere ai dati di presenza, a rompere col passato. In pratica, il primo cittadino voleva capacitarsi se il contributo annuo di 9mila Euro per il mantenimento del servizio di biblioteca, era proporzionato al numero dei suoi utenti. La risposta della passata Amministrazione di Montegalda, non giunse però mai, al punto che quel silenzio amministrativo, creò il pretesto a Montegaldella per sospendesse la convenzione che sembrava inossidabile. L’atteggiamento si inasprì e Montegalda per tutta risposta fece affiggere all’ingresso della biblioteca un cartello, in cui si annunciava la sospensione del servizio per i cittadini non residenti. Una dichiarazione da “guerra dei libri”, che aveva come “vittime ignari” quanti fino al giorno prima giungevano in biblioteca dall’altra sponda del Bacchiglione. Il rinnovo delle cariche poi con il nuovo sindaco di Montegalda, Andrea Nardin e quello rieletto di Montegaldella, segnarono un improvviso cambio di direzione e distensione. Via quindi i cartelli di divieto e porte aperte alla biblioteca, hanno ridato aria ad un accordo che è stato oggetto di una lunga trattativa per ridefinirne i costi che a Montegaldella porterà ad un risparmio di 4mila Euro annui in meno per consentire ai suoi cittadini di usufruire del servizio librario e delle attività connesse. Al rasserenamento culturale e politico, sorride anche il sindaco Nardin: «La cultura è un bene comune che per difenderlo pretende la condivisione». Per Dainese, «il nuovo accordo rispetta anche i nuovi orientamenti sempre più tecnologici dei lettori». Resta però il nodo delle statistiche che restano comunque blindate negli uffici di Montegalda: «Ben vengano le buone intenzioni –conclude il sindaco Dainese-, così come il clima di collaborazione, purché si decida di essere trasparenti fino in fondo e arrivino presto i sospirati dati di presenza», che sono lontani comunque da quell’idea di fusione dei due comuni di cui si parla da anni.

Antonio Gregolin

Suggerimenti