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Fusione con Montegalda «Soltanto rimandata»

Una veduta panoramica del municipio di Montegalda
Una veduta panoramica del municipio di Montegalda
Una veduta panoramica del municipio di Montegalda
Una veduta panoramica del municipio di Montegalda

Fusione annullata? No, al massimo solo rimandata. È quello che pensa Renzo Lotto, sindaco di Grisignano di Zocco, dopo la brusca frenata avvenuta nei giorni scorsi, che ha posticipato a data da destinarsi la richiesta di referendum per la possibile creazione di un nuovo Comune, che dovrebbe nascere assieme al vicino paese di Montegalda. Nonostante l'iter ben avviato, sembra che lo stop sia arrivato dopo una riunione di preconsiglio della maggioranza di Montegalda, dove il sindaco Andrea Nardin ha comunicato la decisione di rinviare tutto al 2020. «Ci eravamo galvanizzati dopo le assemblee pubbliche - le parole del primo cittadino grisignanese -. I contatti avuti con la cittadinanza facevano ben sperare, anche perché si dava la possibilità ai cittadini, tramite il referendum, di scegliere cosa fare. I vantaggi sarebbero stati tanti: non solo la condivisione e il miglioramento dei servizi, ma anche l’arrivo di importanti risorse finanziarie che ammontavano a circa 900 mila euro all'anno, per dieci anni». Un appuntamento a cui il Consiglio di Grisignano, si preparava ad arrivare compatto. «Devo ringraziare tutti i consiglieri di maggioranza e di minoranza per la disponibilità. C'è stata molta discussione su questo tema. I tempi erano stretti e un gruppo di minoranza era preoccupato su alcune questioni, ma alla fine abbiamo fatto una lunga riunione con tutti i consiglieri e abbiamo ottenuto il favore unanime a convocare il Consiglio comunale per deliberare la richiesta alla Regione per il referendum». Convocazione che, come detto, non è mai avvenuta; Montegalda ha infatti preferito prendere tempo, spiazzando di fatto il Comune di Grisignano. «Dopo lo stop di Montegalda c'è stata amarezza, non lo nego. Ma i rapporti tra i due Comuni restano ottimi - rassicura Lotto -. Non ci sono più i tempi per la fusione entro il 2019, ma ora per noi è importante delineare un percorso futuro, anche perché Montegalda non ha detto no alla fusione, ha solo rinviato la decisione». Tutto rimandato, dunque, a dopo le elezioni amministrative grisignanesi, previste proprio per il 2019: Lotto, al suo secondo mandato come primo cittadino di Grisignano, è infatti arrivato al suo ultimo anno nelle vesti di sindaco, e sicuramente la possibile fusione con Montegalda sarà uno dei temi più caldi della prossima campagna elettorale. «L’iter per la fusione non si è completamente fermato - conclude -. Ora andrà avanti lo studio di fattibilità, è infatti già stato incaricato un professionista per la sua redazione. Appena avremo il piano strategico di fusione, lo presenteremo ai cittadini. Quando? Speriamo entro la fine dell’anno, cosicché il tema diventi oggetto di discussione nella prossima campagna elettorale di Grisignano». Intanto da Montegalda arrivano le precisazioni del sindaco. «Ci tengo a ribadire che per me e per e per l’intero gruppo di maggioranza, rimane importante e prioritario portare avanti il processo di fusione con Grisignano di Zocco. Riflettendo ed apprendendo meglio la situazione a mente fredda, ammetto che sono subentrate numerose perplessità sulla sostenibilità dell’impianto, soprattutto dal punto di vista normativo. A queste perplessità, in particolare sull’iter e sui tempi della delibera, si sono aggiunti ulteriori segnali sulla non condivisione del tema da parte di parte del tessuto sociale del paese, che hanno fatto ritenere non opportuna l’accelerazione al processo di fusione. Ribadisco la ferma volontà di Montegalda nel proseguire su questo cammino, andando a confrontarsi quanto prima e nuovamente con Grisignano». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Marco Marini

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