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Fiamme nella notte
Il rogo distrugge
la fattoria storica

I vigili del fuoco hanno lavorato tutta la notte per spegnere il rogo. A.G.Le alte fiamme sprigionatesi in piena notte a Montegaldella e che hanno distrutto la fattoria. GREGOLIN
I vigili del fuoco hanno lavorato tutta la notte per spegnere il rogo. A.G.Le alte fiamme sprigionatesi in piena notte a Montegaldella e che hanno distrutto la fattoria. GREGOLIN
I vigili del fuoco hanno lavorato tutta la notte per spegnere il rogo. A.G.Le alte fiamme sprigionatesi in piena notte a Montegaldella e che hanno distrutto la fattoria. GREGOLIN
I vigili del fuoco hanno lavorato tutta la notte per spegnere il rogo. A.G.Le alte fiamme sprigionatesi in piena notte a Montegaldella e che hanno distrutto la fattoria. GREGOLIN

Fiamme alte fino a quindici metri, visibili da una distanza anche di chilometri, hanno mandato in cenere domenica notte a Montegaldella in via Campanella, sul confine tra Padovano e Vicentino, uno dei fabbricati colonici più belli e antichi del paese. Un enorme rogo sprigionatosi all’improvviso verso le 22,30 nel casolare in aperta campagna disabitato da oltre un ventennio e domato solo dopo otto ore di battaglia con i vigili del fuoco intervenuti da tutta la provincia Berica massicciamente sul luogo con uomini e mezzi.

L’INNESCO. Ad innescare l’incendio sarebbe stata l’autocombustione sprigionata dalle rotoballe stipate sotto la barchessa. Un fenomeno tipico di cui molti contadini non hanno ancora fatto buona memoria. Sotto l’ampio porticato, fatto di mattoni e travi secolari, con colonne squadrate in doppio ordine secondo la più classica architettura contadina del diciottesimo secolo, i proprietari del casolare dismesso, i fratelli Bruno e Donatella Palma, contadini di Montegaldella , che avevano adibito il fabbricato a deposito di fieno, occupando interamente fino al soffitto la barchessa. Causa ed effetto dell’incendio che ha praticamente mandato in cenere la storica casa. A confermare che si è trattato di autocombustione anche i vigili del fuoco di Abano, Schio, Vicenza e Thiene occupati fino all’alba per spegnere l’incendio, impedendo così che il fuoco lambisse anche la parte abitativa del fabbricato rurale. Notte agitata per tutto il paese, con una decina di mezzi di spegnimento, carabinieri, protezione civile e sindaco arrivati sul posto per seguire le operazioni e mettere in sicurezza l’area, con la chiusura pressoché immediata della strada comunale che collega Montegaldella a Bastia di Rovolon (Pd), rimasta chiusa tutta ieri con una ordinanza del sindaco Paolo Dainese, che ha chiesto ora di verificare la staticità del muro perimetrale e quello di testa che lambisce il ciglio stradale che dovrà essere ancorato con apposite impalcature.

L’APPRENSIONE. Notte seguita con apprensione dai paesani, ma soprattutto dai vicini della borgata “Campanella” che sono stati i primi a dare l’allarme. «Erano le 22,30 – racconta Chiara Palma, cugina dei proprietari dello stabile bruciatosi, che abita a una trentina di metri dal casolare-, quando nel silenzio della notte ho sentito all’esterno, dapprima dei piccoli scoppi, poi all’improvviso un boato. Il tempo di uscire di casa e trovarmi davanti agli occhi una colonna di fuoco e fumo. Sono stati attimi di smarrimento e paura, perché non capivo cosa stesse accadendo. Davanti a me un bagliore accecante. Ero passati lungo la strada solo mezzora prima in macchina e non avevo scorto nulla che destasse preoccupazione. Nessuno sbuffo di fumo. Poi all’improvviso l’inferno». Non sono infatti trascorsi più di una manciata di minuti dal momento della scoperta delle fiamme da parte della Palma e delle famiglie vicine, tutte riversatesi in strada, che il calore sprigionato dalle alte fiamme impediva di avvicinarsi ad una distanza inferiore ai venti metri. Le squadre dei vigili del fuoco hanno dovuto infatti faticare non poco per avvicinarsi alla barchessa, sotto cui bruciavano balle di fieno secche, ma probabilmente non del tutto, alimentando il fuoco del legname delle grossi travi del palco e del tetto, cercando di tenere sotto controllo l’incendio per evitare che danneggiasse la vicina casa in corso di ristrutturazione, che ha riportato solo danni a due saracinesche di plastica. Solo con le prime luci dell’alba si sono visti i reali danni al fabbricato.

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