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Casa del fascio al Comune
Lo Stato ora batte cassa

La Casa del fascio a Barbarano in un’immagine d’epoca. ARCHIVIO
La Casa del fascio a Barbarano in un’immagine d’epoca. ARCHIVIO
La Casa del fascio a Barbarano in un’immagine d’epoca. ARCHIVIO
La Casa del fascio a Barbarano in un’immagine d’epoca. ARCHIVIO

Se ci fosse il campionato italiano di burocrazia, il decreto applicato al comune di Barbarano sicuramente sarebbe nell’alta classifica. Forse anche in zona medaglia.

Intanto un po’ di storia. Nel 2013, dopo una trattativa durata due anni da parte dell’ex sindaco Roberto Boaria, il comune di Barbarano Vicentino acquisiva a titolo gratuito la piena proprietà dell’immobile ex casa del fascio, di proprietà dell’agenzia del Demanio. L’operazione era subordinata al restauro con finalità di pubblico utilizzo. Due anni fa il progetto finanziato dal governo Renzi nell’ambito dell’operazione denominata 6000 campanili, con restauro del palazzo in fase di conclusione: l’inaugurazione è infatti prevista per il prossimo mese di novembre.

Ora però il Ministero dell’Economia e delle Finanze presenta il conto, meticolosamente esposto nel decreto 25 luglio 2017 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Un decreto che è una sorta di monumento al linguaggio della italica burocrazia.

Si inizia con un paio di richiami alla legislazione sabauda con il regio decreto n. 2440 del 1923, passando poi a quello n. 827 del 1924; un grande salto in area repubblicana e quindi in due pagine su tre del decreto si citano meticolosamente: un articolo della Costituzione, 3 leggi, 5 decreti legislativi, 11 articoli e commi, due accordi di valorizzazione, tre note dell’Agenzia del Demanio.

Il tutto per dire che, siccome “il trasferimento dell’immobile denominato ex Casa del fascio a titolo gratuito comportava un canone annuo (scaduto nel 2015) di euro 282,78” (praticamente 25 euro al mese), e visti appunto tutti gli articoli, commi e leggi riportati scrupolosamente, il Ministero dell’Economia e delle Finanze decreta che “a decorrere dal 22 aprile 2013 le risorse spettanti al Comune di Barbarano sono ridotte annualmente di 282,78 euro” e invita il Ministero dell’Interno a provvedere in merito.

Non è finita, perché il decreto precisa anche che “nel caso non sia possibile l’integrale recupero delle minori entrate per lo Stato” sarà incaricata l’Agenzia delle Entrate a intervenire con il recupero sui tributi. E ci sono anche 1.326,71 euro di arretrati da pagare.

Quando il sindaco ha letto il titolo del decreto “riduzione delle risorse a qualsiasi titolo spettanti al comune di Barbarano Vicentino” ha avuto un attacco di panico. Poi, vista l’entità della somma, ha tirato un sospiro di sollievo.

«Va bene che il nostro bilancio è virtuoso – ha commentato Cristiano Pretto – ma ogni risorsa è importante per un comune. Una somma del genere comunque non ci fa certo paura». «Ma di questo affitto privato - precisa il sindaco - nessuno a Barbarano ne è a conoscenza in quanto l'immobile era da molti anni chiuso perchè non agibile».

Tirando le somme, per 282 euro all’anno da recuperare ad un piccolo comune, si sono attivati: Ministero dell’Economia con almeno quattro impiegati, un altro paio di dipendenti dell’Agenzia del Demanio, è stato coinvolto il Ministero dell’Interno, è stato emesso un decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, l’Agenzia delle Entrate riceverà un allerta nel caso di inadempienza, il comune di Barbarano dovrà convocare apposito consiglio comunale per approvare il capitolo di spesa straordinario.

Emilio Garon

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