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Orgiano

Caduta fatale
Muore all’ospedale
dopo 15 giorni

L'abitazione di Silvano Segalin (nel riquadro), dove si è verificato l'incidente
L'abitazione di Silvano Segalin (nel riquadro), dove si è verificato l'incidente
L'abitazione di Silvano Segalin (nel riquadro), dove si è verificato l'incidente
L'abitazione di Silvano Segalin (nel riquadro), dove si è verificato l'incidente

Si è trasformato in dramma l’incidente accaduto nei giorni scorsi ad un pensionato di Pilastro. L’uomo è morto nel reparto di rianimazione del San Bortolo di Vicenza.

Silvano Segalin, questo il nome della vittima, di 65 anni, si è spento domenica sera per le gravi lesioni riportate il 18 ottobre scorso dopo essere caduto da una scala. L’infortunio era capitato mentre l’uomo stava rinfrescando il locale caldaia adiacente la sua abitazione in via Teonghio.

Il pensionato, secondo quanto si è potuto apprendere, dopo aver preparato il colore aveva iniziato a pitturare le pareti della stanza. Un’operazione apparentemente semplice, ma che in realtà si è complicata maledettamente quando, forse per un incauto movimento o un malore Segalin ha perso l’equilibrio cadendo rovinosamente a terra.

Un incidente domestico senza testimoni che gli aveva procurato gravissime lesioni a causa del colpo riportato nell’impatto con il pavimento. Il primo allarme era stato lanciato al 118 dalla moglie Claudia che si trovava in cucina e che prima di uscire si era recata dal marito nella zona caldaia trovandolo riverso a terra senza sensi.

Trasportato dai sanitari del Suem al S.Bortolo dopo i primi soccorsi prestati sul posto Silvano Segalin non si è più ripreso dal coma tra la comprensibile angoscia dei familiari che hanno sperato fino all’ultimo in un miglioramento della situazione. I medici della rianimazione si sono prodigati per cercare di tenere in vita il 65enne, ma purtroppo le lesioni si sono rivelate troppo gravi.

La scomparsa del pensionato ha scosso la comunità di Pilastro e Orgiano. Dopo aver lavorato in un’azienda della zona che produce radiatori Silvano Segalin una volta andato in pensione svolgeva vari lavori di manutenzione nella sua casa che si affaccia sullo stretto e lungo rettilineo di via Teonghio e che collega la S.Feliciano con Pilastro. Lì risiedeva con la moglie Claudia Groppo e i figli Luca e Lara, entrambi sposati.

«Una persona benvoluta e stimata da tutti, attiva, disponibile, attaccata alla famiglia e agli adorati nipotini e molto dedita con la moglie alla vita in Parrocchia. La sua tragica e imprevista scomparsa in un lavoro che aveva eseguito chissà quante volte è stato davvero un brutto colpo per tutti» commenta affranto un conoscente, mentre i familiari si sono chiusi in un rigido silenzio. «Dispiace davvero - gli fa eco un altro concittadino - perché è stata davvero una morta causata da lavoro che aveva già fatto. È incredibile ciò che è accaduto».

I funerali di Silvano Segalin si terranno domani mattina alle 10 nella chiesa della frazione di Pilastro dove l’uomo risiedeva.

Felice Busato

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