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Bus pieni e studenti al buio
La fermata è un pericolo

La foto è scattata all’alba: si vedono i ragazzi stipati nel bus. MARINILa fermata illuminata dal flash. In realtà non ha illuminazione. MARINI
La foto è scattata all’alba: si vedono i ragazzi stipati nel bus. MARINILa fermata illuminata dal flash. In realtà non ha illuminazione. MARINI
La foto è scattata all’alba: si vedono i ragazzi stipati nel bus. MARINILa fermata illuminata dal flash. In realtà non ha illuminazione. MARINI
La foto è scattata all’alba: si vedono i ragazzi stipati nel bus. MARINILa fermata illuminata dal flash. In realtà non ha illuminazione. MARINI

Anche una cosa semplice come prendere un autobus per andare a scuola o al lavoro, può diventare un vero e proprio terno al lotto, raggiungendo perfino i contorni di un'autentica odissea quotidiana.

Basta chiederlo ai pendolari di Grumolo delle Abbadesse, più precisamente delle frazioni di Sarmego e Vancimuglio che, tutte le mattine alle 7, rischiano di arrivare tardi in aula o in ufficio, a causa delle corriere piene in ogni ordine di posto, che arrivano alle fermate già cariche di ragazzi ammassati fino ai gradini e alle porte dei mezzi. Un problema che ha già creato non pochi disagi alle decine e decine di studenti e lavoratori che usufruiscono del servizio e che, in più di un'occasione, hanno dovuto guardare i bus transitare di fronte alla fermata, senza che si fermassero per farli salire a bordo. «Da quando è iniziata la scuola mi è già capitato una decina di volte che l'autobus passasse senza fermarsi», commenta un giovane alunno dell'istituto Boscardin di Vicenza, in attesa del bus alla fermata di Vancimuglio, lungo la Strada Regionale 11. «Noi segnaliamo la nostra presenza con la mano, o con il cellulare se è tanto buio, ma gli autisti ci fanno i fari e tirano dritto, perché hanno il bus pieno e non possono più far salire nessuno». Un problema non da poco, soprattutto per chi, una volta smontato a Vicenza, deve poi prendere un altro mezzo pubblico. «Quando il bus delle 7 tira dritto dobbiamo chiedere a qualche genitore di venirci a prendere, oppure aspettare l'autobus successivo» continuano i pendolari «e per qualcuno salta la coincidenza con altre corriere di Vicenza, creando dei disagi enormi».

Due i bus che transitano a quell'orario, a pochi minuti di distanza l'uno dall'altro, lungo le frazioni grumolesi: il primo dell'Svt (Società vicentina trasporti) che parte da Grisignano e passa poi per le fermate di Sarmego e Vancimuglio, e il secondo della padovana Sita (Società italiana trasporti automobilistici) che invece non abbandona mai la Regionale 11. Se nel secondo caso il normale bus è stato recentemente sostituito da una corriera doppia, risolvendo in parte il problema, per quel che riguarda il mezzo dell'Svt i disagi invece persistono. «Paghiamo un abbonamento annuale di quasi 300 euro» le parole di una studentessa del liceo Pigafetta, «non possiamo ogni mattina arrivare puntuali alla fermata senza la sicurezza di poter salire sull'autobus. Per risolvere definitivamente il problema ci vuole una corriera doppia».

Le lamentele dei pendolari mattutini, esasperati dalla situazione, sono arrivate anche in Comune. «Siamo al corrente dei disagi creati dagli autobus pieni di prima mattina», spiega il sindaco Flavio Scaranto. «Abbiamo saputo che il problema non riguarda solo le fermate di Sarmego e Vancimuglio, ma anche quelle lungo via Camisana e via Sabbioni, dove ogni tanto le corriere non si fermano perché troppo piene. Invieremo una lettera ufficiale alla Svt.

Marco Marini

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