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Il delitto di Zovencedo

Anche l'elicottero
per scovare
l'assassino

La casa del delitto
La casa del delitto
Carabinieri sorvolano Zovencedo con elicottero

ZOVENCEDO. È proseguita anche ieri la caccia al killer di Mauro Pretto, il boscaiolo di 47 anni assassinato venerdì notte nel suo casolare di contra’ Gazzo a Zovencedo. Un elicottero dei carabinieri ha infatti sorvolato la zona del delitto durante il pomeriggio.  Le piste che stanno seguendo in questi giorni i carabinieri (tranne la rapina) restano tutte aperte. Perché il delitto del boscaiolo, al momento, è un vero e proprio giallo al quale manca forse la parte fondamentale: il movente. Perché è stato ucciso Mauro Pretto? Un uomo che apparentemente non aveva nemici; che viveva da anni ritirato in un casolare mezzo diroccato, isolato nel bosco e in compagnia solo dei suoi cani. Rare le frequentazioni, se non le uscite al bar per bere un paio di bicchieri di vino, leggere il giornale, scambiare due chiacchiere e fumarsi magari una sigaretta. Insomma, la vita del “talebano”, come veniva soprannominato il boscaiolo in paese, proprio per la sua totale dedizione alla natura e al suo rigoroso rispetto, era di una semplicità disarmante. Una semplicità che, a quanto pare, starebbe rendendo piuttosto complicato lo stesso lavoro degli investigatori.

 

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