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«Al volante per unire le parrocchie»

Don Lorenzo Broggian percorre trentamila chilometri all’anno per spostarsi fra le parrocchie. MASSIGNAN
Don Lorenzo Broggian percorre trentamila chilometri all’anno per spostarsi fra le parrocchie. MASSIGNAN
Don Lorenzo Broggian percorre trentamila chilometri all’anno per spostarsi fra le parrocchie. MASSIGNAN
Don Lorenzo Broggian percorre trentamila chilometri all’anno per spostarsi fra le parrocchie. MASSIGNAN

Trentamila chilometri l’anno. Per spostarsi tra le sette parrocchie dell’Unità Pastorale delle Valli Beriche, che comprende Arcugnano, Fimon, Lapio, Perarolo, Pianezze, Torri e Villabalzana e a cui da settembre verrà aggregata l’ottava, ovvero S. Gottardo, tra Arcugnano e Zovencedo. Don Lorenzo Broggian ormai ci ha fatto l’abitudine. Alla guida della sua Lancia Musa grigia, rigorosamente gpl, ogni giorno ne fa di strada, partendo dalla sede centrale, la canonica di Pianezze. «La macchina va praticamente da sola - dice – del resto questo è il bello di Arcugnano. Il lago, le colline. E le parrocchie dislocate nelle diverse frazioni. Quando verrà aggregata S. Gottardo, da Villabalzana ci vorrà almeno mezz’ora. Faccio prima ad andare in Curia a Vicenza».

Lo dice comunque con un sorriso. Ormai è qui da quattro anni. E le distanze si affrontano con pazienza e «nella speranza di non trovare traffico e arrivare tardi a celebrar messa, anche se qui, nel caso capitasse, sono tolleranti e capiscono» dice.

Del resto Arcugnano, 7.800 abitanti, si estende su oltre 41 chilometri quadrati. A Torri don Lorenzo fa 5 o 6 viaggi al giorno, un paio poi a Perarolo e ad Arcugnano. All’Unità Pastorale assieme a lui ci sono don Michele Giuriato e mons. Gianni Dal Lago «che pur avendo 80 anni ci da’ una mano».

La domenica, con almeno 4 o 5 messe in contemporanea, arrivano alcuni sacerdoti da Vicenza di supporto. A Torri e ad Arcugnano, con il maggior numeri di residenti, rispettivamente 1.900 e 1.200, le messe sono due.

«Fortunatamente -spiega don Lorenzo- ogni parrocchia ha un ‘gruppo ministeriale’ di laici che ci aiutano, la soluzione è condivisione e corresponsabilità». La difficoltà però è conservare quella che don Lorenzo definisce la “pastorale del sagrato” ovvero il tempo di ascoltare e chiacchierare con i parrocchiani prima e dopo la messa. «Durante l’estate poi con campeggi e altri impegni c’è più carenza di sacerdoti e quindi capita di celebrare tre messe la stessa mattina, tipo alle 10 a Fimon e alle 11.15 ad Arcugnano. Così c’è poco tempo per stare tra la gente. Tra l’altro alternandoci succede di celebrare messa nella stessa parrocchia ogni 3-4 settimane e di perdere così un po’ i contatti con la comunità». La giornata a Pianezze scatta alle 6.45. Colazione e preghiera, poi dopo le 9 per don Lorenzo iniziano gli spostamenti: incontri, visite ai malati, organizzazione delle celebrazioni religiosi e delle attività. Lui è anche responsabile della scuola materna Pasini e dei nidi di Torri e Arcugnano. «Altro impegno importante». E poi ci sono da gestire canoniche e opere parrocchiali. «Adesso stanno partendo lavori su sei parrocchie – spiega – a Fimon e ad Arcugnano la costruzione di una struttura fissa per le sagre, a Lapio il restauro interno della chiesa per 150 mila euro, a Villabalzana e Pianezze la sistemazione del parcheggio». La giornata finisce verso mezzanotte, e il dopocena è dedicato a incontri dei consigli pastorali, dei consigli affari economici, del comitato gestione scuola materna, con animatori e catechisti, alle serate informative. «Sto pensando ad una bici elettrica per il futuro – conclude don Lorenzo – sarebbe un aiuto».

Luisa Nicoli

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