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«Abuso d’ufficio, indagine interna»

Resta acceso lo scontro politico a Grumolo delle Abbadesse. ARCHIVIO
Resta acceso lo scontro politico a Grumolo delle Abbadesse. ARCHIVIO
Resta acceso lo scontro politico a Grumolo delle Abbadesse. ARCHIVIO
Resta acceso lo scontro politico a Grumolo delle Abbadesse. ARCHIVIO

Clima rovente tra i banchi del Consiglio comunale di Grumolo delle Abbadesse. Com’era prevedibile, la recente chiusura delle indagini preliminari da parte della procura nei confronti del sindaco Flavio Scaranto, del vice Andrea Turetta, di alcuni parenti di quest’ultimo, di un dipendente comunale, di un professionista e di due impresari, ha scatenato le reazioni dei consiglieri di minoranza e di maggioranza, dando vita ad uno scontro di natura politica dai toni accesi.

Al centro della contesa, una complessa vicenda legata ad alcune concessioni edilizie contestate e le accuse, a vario titolo, sono di falsità ideologica in atto pubblico, abuso d’ufficio e abuso edilizio. Toni forti da parte del gruppo di minoranza Impegno e Rinnovamento, rappresentato dalla capogruppo Idra Panetto: «Non possiamo dirci sorpresi, abbiamo trovato e letto tutti i documenti e segnalato i nostri riscontri a suo tempo, prima al Comune e poi in Procura. Come gruppo consiliare non abbiamo ancora deciso quali saranno le nostre richieste per fare chiarezza su questa vicenda, ma anche su altri atti di questa amministrazione, che da tempo abbiamo segnalato come privi di un fine di pubblica rilevanza, ma più orientati al beneficio particolare di alcuni privati». Tra le ipotesi ventilate dalla minoranza, anche quella di «istituire una commissione di indagine interna al consiglio, che possa lavorare per fare chiarezza sulle questioni che negli ultimi anni sono state trattate con poca trasparenza». I consiglieri del gruppo Impegno e Rinnovamento, rincarano: «In un Comune piccolo come il nostro, vicende come questa che si ripetono un anno dopo l’altro, sono il segnale e la conferma che da troppi anni le stesse persone si susseguono in municipio per disporre dell’amministrazione pubblica locale. Ci si ritrova a dover assistere a situazioni come queste, dove alcuni cittadini ottengono vantaggi ingiusti, mentre altri vengono allo stesso tempo danneggiati e le risposte che riceviamo dall'Amministrazione su questi eventi non sono mai chiare ed esplicative». Fa invece quadrato attorno a Scaranto e a Turetta, il gruppo di maggioranza Comune e Territorio, rappresentato dal capogruppo Filippo Franceschetto: «Sembra essere l’ennesimo palese tentativo di attaccare per via giudiziaria un’amministrazione che gode del favore dei cittadini, grazie alla comprovata capacità di anteporre i fatti alle parole, il rispetto all’arroganza, l’interesse collettivo a quello di parte. Sono sicuro che, anche in questo ennesimo caso, la magistratura saprà appurare la verità e rigettare accuse che sono, anche ad un occhio poco esperto, palesemente infondate». Non manca poi, una stoccata al gruppo di minoranza: «Credo che si arriverà celermente all’archiviazione del tutto, così come successo per la precedente denuncia che ora ha dato il via ad un giudizio per calunnie a carico dei quattro rappresentanti della minoranza e che ci vede costituiti parte civile».

Marco Marini

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