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A 13 anni devastano la scuola per noia

Le indagini dei carabinieri hanno permesso di fare luce sui vandalismi ai danni di una scuola. ARCHIVIOUna finestra di una scuola divelta durante un’irruzione. FOTO ARCHIVIO
Le indagini dei carabinieri hanno permesso di fare luce sui vandalismi ai danni di una scuola. ARCHIVIOUna finestra di una scuola divelta durante un’irruzione. FOTO ARCHIVIO
Le indagini dei carabinieri hanno permesso di fare luce sui vandalismi ai danni di una scuola. ARCHIVIOUna finestra di una scuola divelta durante un’irruzione. FOTO ARCHIVIO
Le indagini dei carabinieri hanno permesso di fare luce sui vandalismi ai danni di una scuola. ARCHIVIOUna finestra di una scuola divelta durante un’irruzione. FOTO ARCHIVIO

A 13 anni, nel 2016, la vita deve essere proprio una faticaccia. E soprattutto tanto monotona. Almeno per le tre ragazzine, studentesse di una scuola media del Basso Vicentino, che i carabinieri del Comando provinciale di Vicenza hanno segnalato alla procura dei minori di Venezia poiché ritenute responsabili di una serie di atti vandalici compiuti contro la loro stessa scuola.

Tanto per intenderci le tre amichette, dopo avere danneggiato un infisso dell’istituto scolastico, avrebbero bivaccato nelle aule, rovistato tra gli effetti personali dei loro insegnanti, e dato fuoco a del materiale didattico (di scarto) accatastato in cortile.

«Ma perché lo avete fatto?», hanno chiesto alle tredicenni, accompagnate in caserma dai genitori, i militari dell’Arma. Risposta: «Perché ci annoiavamo. Non sapevamo cos’altro fare». Poi altro non hanno aggiunto evitando qualsiasi ulteriore spiegazione. Anche perché forse nemmeno c’è.

A muovere il loro istinto vandalico sarebbe “semplicemente” stata l’insostenibile noia dell’essere. Che evidentemente, già a 13 anni, ha preso il sopravvento sulla leggerezza che invece dovrebbe accompagnare la loro età .

Le indagini dei carabinieri sono partite qualche giorno dopo l’inizio dell’anno scolastico dalla denuncia presentata dal dirigente scolastico. Che oltre ad avere notato uno degli infissi forzati, ha dovuto fare i conti con le segnalazioni dei professori che si sono trovati i loro cassetti e armadietti violati.

Senza contare le aule lasciate in disordine e l’incendio del materiale scolastico appiccato in cortile. Ai militari dell’Arma non è servito troppo tempo per individuare i responsabili visto che le tredicenni erano state immortalate dalle telecamere di videosorveglianza dell’istituto e anche da altri occhi elettronici limitrofi, sia di pomeriggio sia in orario serale.

Adesso la palla passa alla procura dei minori di Venezia, visto l’età (meno di 14 anni), anche se forse, prima che l’autorità giudiziaria, qualche provvedimento, e soprattutto qualche domanda dovrebbero prenderlo e porsela i genitori.

Matteo Bernardini

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