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Lutto nella musica

Solisti Veneti
Morto il maestro
Claudio Scimone

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Il maestro Claudio Scimone
Il maestro Claudio Scimone
Il maestro Claudio Scimone
Il maestro Claudio Scimone

PADOVA. Lutto nel mondo della musica. Si è spento questa notte il maestro Claudio Scimone, fondatore e direttore de “I Solisti Veneti”. Aveva 83 anni. Le sue condizioni si erano improvvisamente aggravate nelle ultime ore. La morte sarebbe collegata a delle complicazioni respiratorie, successive ad una caduta estiva che gli aveva procurato la rottura di alcune costole.

 

Nato a Padova il 23 dicembre 1934, dopo aver studiato direzione d'orchestra con i maestri Dimitri Mitropoulos e Franco Ferrara, ha raggiunto notorietà a livello internazionale, dirigendo alcune orchestre sinfoniche, fra le quali la London Philharmonia, la Royal Philharmonic Orchestra di Londra, la Yomiuri Nippon Symphony Orchestra e la New Japan Philharmonic di Tokyo, la English Chamber Orchestra, le orchestre sinfoniche di Parigi, Tolosa, Strasburgo, Lilla, RTBF Radio Belga, diverse orchestre italiane ed altre in Europa, Usa, Canada e Australia.

 

Nel 1959 ha fondato, sempre a Padova, l'orchestra da camera "I Solisti Veneti", formazione nota in tutto il mondo e della quale ha diretto tutti i concerti, le registrazioni, l’opera di ricerca e le pubblicazioni.  Con i suoi Solisti Veneti ha tenuto oltre 6.000 concerti in tutti i continenti, partecipando a importanti festival internazionali. 

 

«Tutto il Veneto piange la scomparsa di un grande maestro della musica, che con i suoi Solisti veneti ha contribuito in maniera determinante alla conoscenza e alla diffusione nel mondo del miglior repertorio della musica veneta, da Albinoni a Vivaldi, da Galuppi a Benedetto Marcello, da Salieri  a Boccherini - commenta il governatore del Veneto, Luca Zaia -. Ci sono uomini che con la loro opera diventano istituzioni, e Claudio Scimone era uno di loro. Il Veneto, che l’ha amato, applaudito e onorato per la sua grande cultura, per le sue raffinate interpretazioni e per il suo stile fatto di discrezione, tenacia e grande umanità, l’ha insignito nel 2005 della massima onorificenza regionale proclamandolo "leone del Veneto"».

 

 

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