<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

“Sonografie” Come le note diventano immagini

“Sonografie. Le immagini della musica” allestita in occasione del centenario della scomparsa del compositore francese Claude Debussy (1862-1918), a Palazzo Te a Mantova fino al 9 settembre nelle sale dell’ala napoleonica del museo. L’esposizione vuole indagare il segno grafico come ponte tra musica e arte contemporanea, attraverso un corpus di opere dell’artista britannica Fiona Robinson in dialogo con autografi musicali del celebre compositore palermitano Salvatore Sciarrino. Il dialogo tra i due artisti presentati a Palazzo Te si basa sul percorso speculare che essi intraprendono muovendosi tra suono e immagine. Fiona Robinson, artista britannica, si ispira alla musica di Claude Debussy, figura imprescindibile per lo sviluppo dei linguaggi musicali nel XX e nel XXI secolo, trasponendo graficamente il suono e la sua inattingibilità concettuale. Il suo tratto coglie ciò che, in un certo senso, trascende l’ascolto di un brano musicale per collocarsi in un ambito che forse solo l’immagine, con la sua simultaneità, può restituire. Salvatore Sciarrino, compositore palermitano, realizza diagrammi grafici prima di passare alla notazione tradizionale. Muovendosi lungo un percorso speculare rispetto alla Robinson, Sciarrino passa per l’immagine in modo da restituire la visione di insieme, la coloritura e la struttura della partitura, semplificandola da elementi tipicamente musicali e arricchendola di altre informazioni, che permettono di avere in poco spazio il dominio della forma, del tempo e della relazione tra gli eventi dell’opera. I due diversi linguaggi – disegno e scrittura musicale – si confrontano così sia nel rapporto fecondo, costante e sempre nuovo, che intercorre tra musica e arte visiva, che nella tensione creativa che si genera dall’una all’altra in entrambe le direzioni. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti