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Novello, scintille per la vittoria Tagliafuoco, Boifava è la regina

Marco Novello, il vincitoreFederica Boifava, la reginaEnzo Bonati, è arrivato secondo
Marco Novello, il vincitoreFederica Boifava, la reginaEnzo Bonati, è arrivato secondo
Marco Novello, il vincitoreFederica Boifava, la reginaEnzo Bonati, è arrivato secondo
Marco Novello, il vincitoreFederica Boifava, la reginaEnzo Bonati, è arrivato secondo

Per l’edizione 2018 La Tagliafuoco riprende, non proprio del tutto, il percorso originario compreso fra il centro del paese e l’alpeggio di Foraoro posto a quota 1375 col risultato di aggiungere al suo albo d’oro, peraltro già ricco di bei nomi, anche quelli di Marco Novello e Federica Boifava. Assente il preannunciato Matteo Sostizzo il breganzese si trova quasi subito a stretto contatto col rodigino Enzo Bonati salito il Val d’Astico per giocarsela fino in fondo. E quasi ci riesce perché dopo 9,5 chilometri e 1100 metri di dislivello perde solo…la volata. Proprio così perché i due protagonisti, come si suol dire, si tirano il collo attaccandosi a vicenda poi il successo del runner targato Fai Zanè matura soltanto a pochi metri dal gonfiabile d’arrivo. Per lui un crono di 55’42”, 4” in più per il corridore di Adria. Terzo, a 2’41” l’intramontabile scalatore di Fara Vicentino Roberto Poletto. Dopo pochi secondi è la volta di Fabio Pergher quindi, più staccato, Michele Fornasier. I due protagonisti sono concordi: «Ci siamo sfidati alla grande apprezzando il tracciato e non mancheranno altre occasioni per ripeterci». Da poco rientrata all’agonismo Federica Boifava corre praticamente in solitaria coprendo la distanza in un’ora 11’59”. «Devo dire – commenta- che il tracciato di quest’anno mi è parso migliore dell’originario che, comunque, non era male. L’aver inserito un “rampone secco” nella zona di malga Seronetta ha qualificato tecnicamente la manifestazione perché quel tratto è un “vertical” vero e proprio. Sto preparandomi per il Tor de Geants in Valle d’Aosta ma voglio farlo in tranquillità, poi vedremo». Anche Irene Frizzo (Fai Zanè), seconda al traguardo, trova l’inserimento del tratto duro una buona idea e fa i complimenti agli organizzatori: Sojo Vasaro Trail Team, Pro Loco e conduttori di malga Foraoro ben supportati dalle penne nere locali e dal Gam Caltrano. Terzo posto per Maria Cristina Guasina (Face Runner Valdagno) pure lei in linea coi commenti tecnici favorevoli a questa parziale innovazione. Compresi i “walkers” un centinaio i concorrenti al via in una giornata fattasi limpida dopo la pioggia notturna il che, dal traguardo, consentiva di ammirare, ad occhio nudo, la gronda lagunare e di essere protagonisti di un riuscito post-gara. Concerto-live dei Valincantà incluso. •

R.A.

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