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Ceramica, festa e divertimento

Il sindaco Chiara Luisetto coordina la conferenza stampa di presentazione dell’appuntamentoLa passata edizione della festa
Il sindaco Chiara Luisetto coordina la conferenza stampa di presentazione dell’appuntamentoLa passata edizione della festa
Il sindaco Chiara Luisetto coordina la conferenza stampa di presentazione dell’appuntamentoLa passata edizione della festa
Il sindaco Chiara Luisetto coordina la conferenza stampa di presentazione dell’appuntamentoLa passata edizione della festa

Festa della ceramica a Nove, tre giorni di entusiasmo e divertimento. È con questo spirito che l’evento novese più importante è stato presentato ufficialmente ieri, con il sindaco Chiara Luisetto in veste di “anchorwoman”, e che si terrà dal 7 al 9 settembre. Quella di quest’anno è l’edizione numero 21, che accoglie al suo interno la rassegna dei “Portoni aperti”. Cento gli artisti ceramisti da tutto il mondo attesi a Nove a partire dalle 18 del 7 settembre, momento dell’inaugurazione della festa, che chiuderà poi alle 22 di domenica 9. I “portoni” saranno aperti nel centro storico di Nove e qui i ceramisti daranno sfoggio di maestria e tecniche produttive di ogni genere abbinate alla materia principe che scrive la storia di Nove da tre secoli. La connotazione internazionale dell’evento verrà data ada vari momenti. In sala De Fabris sarà aperta la mostra “Trascrizione del patrimonio in ceramica contemporanea”, con opere di ceramisti croati (patrocinio del ministero della cultura della Repubblica di Croazia). Musica popolare del folclore argentino con Peteco Carabajal (e il trio Riendas Libres), la sera dell’8 settembre. Coincidente con i tre giorni della Festa della ceramica anche il cartellone per i cinquant’anni del gemellaggio con Welkenraedt (Belgio). Le mostre della tre giorni (alcune rimarranno aperte anche nelle settimane successive) saranno dislocate in vari punti. La location espositiva più prestigiosa sarà palazzo Baccin, dove sarà aperta “La fabbrica dei tosi”, mostra curata da Elena Agosti: un percorso dedicato alla manifattura Zanolli-Sebellin-Zarpellon attiva a Nove per mezzo secolo a partire dagli anni ’20 (opere dal classico novese al liberty, fino all’evoluzione con le piastrelle da rivestimento). L’associazione Nove terra di ceramica al molino Antonibon proporrà invece “Di terra in terra”, con opere degli artisti liguri Marcello Manuzza e Guido Garbarino. Quattro le artiste donne che esporranno nella fabbrica Barettoni di via Molini, mentre Lina Zenere esporrà le sue creazioni in un laboratorio locale di restauro ligneo. Tra i punti di forza della tre giorni novese c’è sicuramente l’apertura del museo civico, con le sue collezioni e la selezione di opere del ‘900, con il vaso di Pablo Picasso e la collezione Cassanelli di fischietti (i famosi “cuchi”). Uno sguardo al possibile marketing per la produzione ceramica attuale si potrà avere grazie al workshop in collaborazione con la Fondazione Università Ca’ Foscari. Tra le sempre gradite suggestioni, le cotture sperimentali di ceramiche all’aperto (woodfire&pottery), le cotture “Raku in the night”, le opere dei tornianti “Terracottai” di Samminiatello di Montelupo Fiorentino e l’installazione “Se mele dai me la prendo” di Maurizio De Rosa (messaggio contro la violenza). Ma nel bel mezzo di una scorpacciata di visioni d’arte con tema la ceramica non mancheranno la cucina e la buona tavola. Sono diversi i punti di ristorazione aggiuntivi che apriranno, oltre alle tradizionali osterie e ristoranti di Nove. Non mancherà la tradizione delle “Ciotole cuore” di Nove, con le 999 ciotole dove sarà servito il riso presidio slow food della De Tacchi di Grumolo delle Abbadesse (gestito dall’associazione Noi come Nemo). Il “pranzo delle comunità” indetto dalla pro loco per domenica 9 settembre, dopo la cerimonia ufficiale dell’anniversario del gemellaggio Nove-Welkenraedt, proporrà invece il piatto “de San Piero” con il marchio De.Co. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Riccardo Bonato

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